L’Ocse, la Romania e l’Unione europea

venerdì 21 luglio 2023


La Romania si è fissata come obiettivo nazionale per il prossimo periodo l’adesione all’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo economico. Esaudire questo desiderio non sarebbe solo nel beneficio della medesima ma costituirebbe un significativo guadagno anche per le organizzazioni dalle quali la Romania ne fa parte. L’ammissione della Romania nel selettivo club delle economie mondiali, che è l’Ocse, comporterà, senza dubbio, innumerevoli vantaggi anche per l’Unione europea dove la Romania è membro dal 2007.

I progressi della Romania registrati dal 2007 fino al presente saranno certamente approfonditi nella veste di membro dell’Ocse. Uno studio economico di questa organizzazione indica che negli ultimi due decenni la Romania ha ridotto a metà la differenza rispetto alla media degli Stati dell’Ocse riguardante il prodotto interno lordo pro capite, dal 70 per cento al circa 35 per cento. La popolazione esposta al rischio di povertà o esclusione sociale si è diminuita al 30 per cento nel 2020, dal 50 per cento nel 2007. Un altro aspetto rilevante è rappresentato dalla crescita del prodotto interno lordo di 9 volte negli ultimi 30 anni, la maggiore crescita dall’Ue.

Da un’altra prospettiva, la Romania è coinvolta attivamente nella realizzazione degli obiettivi dell’“Agenda 2030” e dell’“Accordo di Parigi”. È noto che tutti gli Stati Ocse sono democrazie autentiche, la Romania ha fatto dei progressi notevoli, evidenziati anche dagli organismi Ue, per quanto riguarda lo stato di diritto e il consolidamento della democrazia. Da tale prospettiva, la Romania può essere anche, a livello dell’Unione europea, un modello in ciò che significa la riacquisizione della fiducia nei valori democratici, in un contesto internazionale in cui la democrazia è sempre più attaccata. L’integrazione nell’Ocse influenzerà in modo positivo il rating Paese della Romania, un indicatore estremamente importante per gli ambienti di investimento internazionali.

È molto importante che i fondi europei che la Romania riceverà siano raddoppiati anche da investimenti significativi. La crescita dello standard di vita dei cittadini romeni decorrerà naturalmente in seguito all’adesione all’Ocse, e l’economia della Romania diverrà robusta. Il miglioramento degli indicatori economici e sociali farà dalla Romania un partner più credibile e più prevedibile per gli Stati occidentali, nonché un membro più rilevante dell’Ue, in una zona sottoposta a sempre più sfide.

Perciò, è molto importante che anche il sostegno dell’Italia si basi sui criteri tecnici soddisfatti dalla Romania, per evitare situazioni come quella del 2017, quando l’Ungheria, usando speculazioni di propaganda elettorale, ha bloccato l’ascensione della Romania nella rispettiva organizzazione.

(*) Storico ed analista politico


di Antoniu Martin (*)