Nato, Stoltenberg: “Erdoğan dà il via libera all’adesione della Svezia”

martedì 11 luglio 2023


Recep Tayyip Erdoğan ha detto sì all’ingresso della Svezia nella Nato. Ma il presidente turco ha ottenuto che Stoccolma sosterrà il rafforzamento del processo di adesione di Ankara all’Unione europea. È quanto ha reso noto la Nato, attraverso il suo segretario generale, Jens Stoltenberg, a poche ore dall’inizio del delicato vertice dell’Alleanza a Vilnius. Il viatico per un vertice che punta a dare un’immagine di unità di fronte all’aggressione della Russia all’Ucraina, ma sul quale pesano le divergenze sulla tempistica per la richiesta di adesione di Kiev e le tensioni innescate dalla decisione dell’amministrazione guidata da Joe Biden di fornire le bombe a grappolo all’Ucraina. Il via libera è arrivato dopo un ultimo disperato incontro di più di due ore, tra il presidente turco, il premier svedese Ulf Kristersson e Stoltenberg; incontro interrotto per il faccia a faccia tra Erdoğan e il presidente del Consiglio Europeo Charles Michel. Perché Erdoğan ha collegato il suo sostegno all’adesione della Svezia alla ripresa del processo di ingresso della Turchia dell’Ue. Si chiude così la pagina su una querelle innescata da oltre un anno di veto di Ankara. Il Parlamento turco adesso dovrà approvare l’ingresso della Svezia nell’Alleanza, un passo considerato fondamentale per rafforzare il fianco orientale dell’Europa.

Il protocollo per la ratifica dell’ingresso della Svezia sarà sottoposto al Parlamento turco “in tempi brevi”, hanno fatto sapere fonti turche; e passa anche per “il rinvigorimento” del processo di adesione di Ankara all’Ue; adesione per la quale la nuova intesa prevede “un sostegno attivo” da parte di Stoccolma. La Svezia infatti non solo sosterrà l’ingresso di Ankara nell’Ue, ma si è impegnata anche rispetto all’allargamento alla Turchia dell’Unione doganale e alla liberalizzazione dei visti. E il governo di Stoccolma ha fatto diverse concessioni nel suo corteggiamento ad Ankara: ha dato ampie garanzie sul fatto che non sarà garantita alcuna forma di sostegno ai separatisti curdi del Pkk e Ypg, dei quali Ankara esige l’estradizione, ma anche a eliminare qualsiasi tipo di ostacolo commerciale o sanzione nei confronti della Turchia. Ankara aveva finora bloccato l’adesione della Svezia alla Nato, ritenendo che il Paese scandinavo avesse una posizione troppo lassa nei confronti del Partito dei lavoratori del Kurdistan, il gruppo di guerriglieri Pkk che nel 1984 iniziò una lotta armata contro lo Stato turco ed è considerato un gruppo terroristico da Turchia, Svezia, Unione europea e Stati Uniti. Stoltenberg ha aggiunto che la Nato nominerà il suo primo “coordinatore speciale per l’antiterrorismo”, e anche questa era una richiesta del governo turco. Sull’onda delle pressioni turche, la Svezia ha riformato la propria legislazione antiterrorismo e ha reso un reato penale semplicemente appartenere o sostenere, finanziariamente o in altro modo l’organizzazione terroristica. Nell’ultima settimana la tensione era tornata alle stelle per il rogo del Corano, bruciato dinanzi alla maggiore moschea di Stoccolma. Ma il riavvicinamento all’Ue ha evidentemente appagato Erdoğan. Di più non si sa. “Questo non è un problema della Nato, ma dell’Ue”, ha detto Stoltenberg, quando gli è stato chiesto di eventuali altri impegni presi dall’Ue per incoraggiare Erdoğan. “Buone notizie da Vilnius”, si è limitato a esultare il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, dopo l’annuncio.

L’apertura di Ankara potrebbe anche essere collegata ai segnali dell’amministrazione Biden che è pronta a sbloccare l’accordo per la fornitura alla Turchia degli aerei da combattimento F-16 fabbricati negli Stati Uniti, un ‘via liberà finora ritardato nel timore, da parte di Washington, che la sofisticata tecnologia radar dei caccia possa finire nelle mani russe. Oggi, a margine del vertice a Vilnius, Biden vedrà Erdoğan e ha già detto che è pronto a lavorare con lui “per migliorare la difesa e la deterrenza nell’area euro-atlantica”. Rispetto all’Ungheria, che non ha ancora ratificato l’ingresso della Svezia, Stoltenberg ha ricordato che Budapest ha assicurato in passato che non sarebbe stato l’ultimo Paese a dare il via libera. È possibile dunque che il governo ungherese sia pronto a seguire l’esempio di Ankara, il che vuol dire che la Svezia potrebbe aderire alla Nato nel giro di poche settimane. Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, è favorevole alla vendita alla Turchia dei caccia F-16 di produzione statunitense senza “limiti o condizioni”, ha assicurato il consigliere per la sicurezza nazionale Usa, Jake Sullivan, prima del vertice. Biden è stato “chiaro e inequivocabile” nel suo sostegno alla scelta, ha detto – secondo quanto riferisce la Cnn – “e intende andare avanti con quella consegna in consultazione con il Congresso”.


di Domiziana Fabbri