Giappone, esplosione al comizio: salvo il premier Kishida

sabato 15 aprile 2023


Paura in Giappone. Risulterebbe essere un ordigno artigianale, simile a un fumogeno, l’oggetto lanciato vicino al primo ministro giapponese, Fumio Kishida, mentre stava tenendo un discorso all’aperto nella città di Wakayama, porto nel Giappone occidentale, intorno alle 11,30 ora locale. Il presunto attentatore, 24 anni, è stato fermato e arrestato.

“Voglio esprimere tutta la mia solidarietà al premier Kishida, vittima di un atto intimidatorio durante un comizio. Sono felice di sapere che sta bene”: così Antonio Tajani in un post su Twitter. Inoltre, il ministro degli Esteri ha affermato di essere “atterrato poco fa a Tokyo per il G7 Esteri”. In più ha ringraziato “le autorità giapponesi per la loro accoglienza”.

In base a quanto riferito dai media locali, il primo ministro giapponese Fumio Kishida ha ripreso le attività della sua campagna elettorale, che è stata interrotta in mattinata dall’esplosione mentre si preparava a tenere un discorso nella parte occidentale del Paese. “C’è stata una forte esplosione. La polizia sta indagando per scoprire i dettagli, ma vorrei scusarmi per aver fatto preoccupare e disturbato molte persone”: queste le parole di Kishida all’emittente pubblica Nhk.

Il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera dei deputati, Tommaso Foti, ha ammesso: “A nome mio e dei deputati di Fratelli d’Italia esprimo profonda vicinanza al primo ministro giapponese Kishida vittima di un attacco durante un comizio. Fortunatamente, il gesto non ha avuto gravi conseguenze. Siamo sicuri che tale azione non influirà sui lavori del G7 Esteri che si svolgeranno a Tokyo in questi giorni e che daranno risultati importanti”.

L’attentato è arrivato nove mesi dopo che il predecessore di Kishida, Shinzo Abe, è stato assassinato durante un comizio elettorale nella città di Nara.


di Domiziana Fabbri