Israele ordina il richiamo dei riservisti

venerdì 7 aprile 2023


Israele ha bombardato nella notte il sud del Libano e Gaza, da cui ieri erano arrivati decine di razzi. Secondo l’aviazione sono stati più di dieci i siti di Hamas colpiti oltre a tunnel e varie postazioni. L’Unifil (la Forza di interposizione in Libano delle Nazioni Unite) assicura che le parti in causa “non vogliono una guerra”. Intanto, due donne israeliane sono rimaste uccise e un’altra risulta gravemente ferita, in seguito a un attacco con armi da fuoco avvenuto vicino alla colonia di Hamra. Tel Aviv ordina il richiamo riservisti difese aeree e aviazione. Hamas avrebbe lanciato da Gaza contro Israele 44 razzi. Uno, ha aggiunto, ha colpito una casa a Sderot ma senza vittime: 14 sono caduti in area aperta, 8 sono stati intercettati, 12 sono caduti in mare e 9 dentro la Striscia. L’esercito ha istruito i residenti attorno la Striscia di restare nei rifugi fino a nuovo ordine.

“Abbatteremo chi ci aggredisce”. Al Consiglio di sicurezza riunito nella notte, Benjamin Netanyahu ha incontrato Yoav Gallant, il ministro della Difesa licenziato una decina di giorni fa e per ora rimasto al suo posto. Il premier l’aveva cacciato per le critiche pubbliche alla “riforma della giustizia” annunciata dal governo. Intanto, dopo gli eventi della scorsa notte in Libano e a Gaza, e anche in seguito all’attentato terroristico palestinese avvenuto oggi nella valle del Giordano in Cisgiordania, il capo di stato maggiore israeliano, generale Herzi Halevi, ha presieduto una consultazione di responsabili alla sicurezza. Lo ha reso noto un portavoce militare. Oltre al rafforzamento delle truppe regolari dislocate nella zona militare centrale, che include la Cisgiordania, il generale Halevi ha ordinato il richiamo di riservisti inquadrati nelle difese aeree e nell’aviazione. Da parte sua, l’agenzia di stampa palestinese Maan ha informato che negli attacchi della scorsa notte dell’aviazione israeliana sono stati colpiti diversi siti “della resistenza”, fra cui basi di fazioni armate e posti di osservazione, alcuni dei quali situati a Khan Yunes, nel sud della striscia di Gaza.

Fonti locali aggiungono che nel rione di Sajaya un edificio è crollato: possibilmente perché situato nelle vicinanze di un tunnel. Gli attacchi, ha aggiunto Maan, hanno inoltre riguardato due zone aperte nella striscia di Gaza (a Beit Hanun e ad Al-aytun). Si tratterebbe delle aree dove, secondo Israele, si trovavano tunnel militari di Hamas. In questi attacchi non ci sono state vittime. Durante la notte diverse formazioni hanno reso noto di aver preso parte ai combattimenti. Il braccio armato di Hamas ha annunciato fra l’altro di aver diretto il fuoco contro velivoli israeliani impegnati nei bombardamenti. L’ala militare del Fronte democratico per la liberazione della Palestina ha comunicato di aver sparato una salva di razzi verso il vicino kibbutz israeliano di Nativ ha-Assarà. Nel frattempo, rilevano i media locali, la leadership politica di Hamas segue gli sviluppi da Beirut. Ieri il suo capo Ismail Haniyeh ed il suo vice Sallah al-Aruri hanno avuto un incontro con diversi esponenti, fra cui il leader della Jihad islamica Ziad Nahale.

Il ministro della Difesa Guido Crosetto – giunto in Libano per una serie di incontri istituzionali e per celebrare il Venerdì Santo insieme al contingente italiano – ha incontrato il comandante delle Forze armate libanesi, Joseph Aoun, al quale ha assicurato che “le forze armate libanesi sono fondamentali per la stabilità e la sicurezza. L’Italia continuerà a fornire il proprio supporto nei rapporti bilaterali e in ambito Unifil”.

Ieri Crosetto si è riunito con il primo ministro libanese Najib Mikati, in un incontro nel quale ha sottolineato come “il Libano è uno snodo fondamentale per la stabilità regionale e dell’intero Mediterraneo”. In riferimento al divampare della tensione sulla frontiera con Israele, il ministro della Difesa ha detto che “in queste ore difficili è necessario ancora maggiore impegno per la pace e la sicurezza regionale affinché la situazione non degeneri”. E oggi il ministro della Difesa libanese Maurice Slim, ricevendo Crosetto a Beirut, ha detto che l’esercito del suo paese è pronto ad affrontare ogni tipo di aggressione. Parlando degli attacchi nel sud del Libano Slim, citato dall’agenzia governativa Nna, ha detto che “questi sviluppi rappresentano una minaccia diretta alla sicurezza e alla stabilità del sud”. “L’esercito è stato e resterà garante della massima cooperazione possibile con Unifil”, ha sottolineato il ministro, in riferimento al contingente Onu schierato nel sud del Libano e di cui fanno parte un migliaio di militari italiani. “L’esercito – ha proseguito – prenderà le misure necessarie per ristabilire la sicurezza, proteggere la stabilità e la calma nel sud”.


di Ugo Elfer