La crescita del sostegno statunitense alle politiche del Marocco

lunedì 27 marzo 2023


La capacità del Regno del Marocco di attrarre l’Occidente, la cooperazione internazionale, rigettare le infiltrazioni del terrorismo islamico e rinnegare l’ingerenza russa sul proprio territorio sta innescando una crescente simpatia istituzionale e politica con gli Stati Uniti d’America. Recente è la notizia del sostegno di Antony Blinken, segretario di Stato americano, al Piano di autonomia del Marocco per risolvere la questione del Sahara occidentale. Le istituzioni statunitense continuano a considerare questo piano “come serio, credibile e realistico”. La settimana scorsa, il Segretario di Stato americano e il Ministro degli Affari Esteri del Marocco hanno espresso “il loro pieno sostegno all’Inviato Personale del Segretario Generale delle Nazioni Unite, Staffan de Mistura, nel promuovere una soluzione politica duratura e dignitosa a questo conflitto regionale”. Il Regno del Marocco rappresenta per gli Stati Uniti uno dei maggiori Paesi partner ed alleati soprattutto nelle attività di contrasto al terrorismo internazionale nel teatro operativo africano. Per tale motivo, il Paese beneficia di importanti programmi di assistenza. Gli Stati Uniti hanno sottoscritto una serie di accordi con Rabat attraverso la Defense Security Cooperation Agency (Dsca), ricorrendo all’Excess Defense Articles (Eda) ed ai il Foreign Military Sales (Fms). Inoltre, sempre nel 2020, l’ex Segretario alla Difesa statunitense Mark Esper siglò a Rabat un accordo per la collaborazione in materia di sicurezza e difesa di portata decennale. L’amministrazione statunitense da mesi pubblica report e dossier ricchi di elogi sul ruolo chiave svolto dal Marocco nella promozione della pace, dei diritti umani e della sicurezza nella regione del Medio Oriente e del Nord Africa.

L’ennesima conferma istituzionale americana è recentemente giunta durante un colloquio telefonico tra Anthony Blinken e il ministro degli Esteri marocchino Nasser Bourita. I due funzionari hanno analizzato e condiviso le priorità istituzionali e geopolitiche da rilanciare nella crescita delle relazioni bilaterali e negli sforzi per promuovere la stabilità regionale. D’altronde, secondo autorevoli fonti media negli Stati Uniti, il presidente Biden ha ricevuto un rapporto dettagliato dal direttore della Cia, William Burns, sulla continua espansione dell’influenza della Russia in Africa, inclusi Zimbabwe, Sudan, Repubblica Centrafricana e la problematica Algeria.

L’ingerenza russa nel Nord Africa e nel Mediterraneo è oramai riconosciuta da tutti gli analisti geopolitici e in tale contesto il Regno del Marocco può spingere la presidenza Usa e il Pentagono nel facilitare gli aspetti logistici e la crescita degli investimenti dell’industria della Difesa statunitense in Marocco. Sotto la guida del Re Mohammed VI e del Presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, negli ultimi anni la partnership tra Rabat e Washington ha registrato uno slancio sostenuto in tutte le aree, confermando la crescita della stabilità regionale anche con la ripresa delle relazioni con lo stato di Israele. L’amministrazione Usa guarda positivamente alle politiche del Marocco anche sui temi del cambiamento climatico e delle energie rinnovabili, annunciando di voler rendere ancora più stretta e sinergica la cooperazione bilaterale tra Washington e Rabat in diverse aree economiche e geopolitiche di interesse comune.


di Domenico Letizia