mercoledì 11 gennaio 2023
Un’impennata dei prezzi che tocca i generi alimentari e anche i servizi. Succede in Croazia, che dal primo gennaio fa parte dell’Eurozona, con l’adozione della moneta unica.
La maggior parte degli aumenti, dati alla mano, andrebbero dal 5 fino al 20 per cento rispetto ai prezzi precedenti l’introduzione della moneta unica. Nel mirino della stampa, così, sono finiti ristoratori, commercianti e alcune catene dei supermercati. Inevitabile la rabbia dei cittadini: sui social non mancano denunce che evidenziano sbalzi per burro e pane anche del 30 per cento.
Andrej Plenković, primo ministro, avrebbe tirato in ballo “una parte dei commercianti e imprenditori”, rei a suo dire di aver approfittato “della transizione dalle kune croate all’euro con questo comportamento irresponsabile”. Plenković, peraltro, annuncia possibili interventi, se entro venerdì la situazione non dovesse trovare alla normalità. Tra le ipotesi, aumenti mirati di tasse e imposte, abolizioni di sussidi per gas e energia, il congelamento di prezzi per centinaia di articoli ai livelli di dicembre.
di Redazione