Iran, Raisi: “Non mostreremo misericordia ai nemici”

martedì 27 dicembre 2022


Il presidente iraniano Ebrahim Raisi, nel corso di una cerimonia, ha dichiarato: “Non mostreremo misericordia ai nemici”, riferendosi alle proteste antigovernative nel Paese che sono state definite come “un disturbo”. È quanto ha riportato la Bbc Persia.

E infatti la spirale di violenza che ha invaso il Paese dalla morte di Mahsa Amini sembra senza fine. Secondo la denuncia social di “Iran True”, una bambina di 12 anni, Saha Etebari, è rimasta uccisa il giorno di Natale. La sua morte è stata confermata anche dal comandante in capo delle forze di polizia. Agenti in borghese, pare, hanno sparato contro l’auto a bordo della quale viaggiava con la famiglia nella provincia di Hormozgan. Una dinamica identica a quella che ha portato alla morte di Kian Pirfalak, bambino di 9 anni, lo scorso 16 novembre.

Il regime iraniano tenta una stretta su tutti i fronti: è stato imposto un atterraggio di emergenza ad un volo della Mahan Air Flight, diretto da Tehran a Dubai, nell’isola di Kish. Il motivo era costringere “a scendere dall’aereo la moglie e la figlia dell’ex calciatore Ali Daei”.

Il giocatore sta infatti subendo minacce e ritorsioni da parte del governo a causa il suo sostegno alle proteste che divampano nel Paese. Lo ha scritto su Twitter il giornalista della  Bbc.monitoring, Kian Sharifi, sottolineando che Daei non era a bordo dell’aereo (anche perché gli è stato sequestrato il passaporto, ndr).

Il sito Iran International scrive che alla moglie di Daei sarebbe stato vietato di lasciare il Paese a causa “delle sue attività in favore degli scioperi”. Secondo le agenzie Tasnim e Isna la donna avrebbe aggirato “con un’azione illegale” il divieto.

Daei, ha replicato che la moglie e la figlia si sono imbarcate in modo “completamente legale per andare a Dubai”, e ha aggiunto che “se ci fosse stato un divieto a partire sarebbe emerso al momento del controllo dei passaporti. Ancora nessuno mi ha dato una risposta per quello che è successo, volevano arrestare dei terroristi?”. Al momento, ha dichiarato sempre il calciatore, sua moglie e sua figlia sono state fatte scendere dall’aereo ma non sarebbero state arrestate.

Intanto, l’agenzia di stampa iraniana degli attivisti per i diritti umani (Hrana) ha stimato oggi che 507 manifestanti hanno già perso la vita. E, attualmente, il numero dei detenuti è compreso tra 14mila e 16mila.


di Claudia Diaconale