Pedro Castillo chiede asilo al Messico

venerdì 9 dicembre 2022


L’ormai ex presidente del Perù, Pedro Castillo, ha ribadito – davanti all’ambasciatore messicano nel suo Paese, Pablo Monroy – la sua richiesta di asilo al governo messicano. A dare la notizia è stato Marcelo Ebrard, il ministro degli Esteri di Città del Messico, in un comunicato sul suo account Twitter. Nella dichiarazione ha aggiunto che il Messico ha avviato le consultazioni di rito con le autorità peruviane per disbrigare le procedure di asilo. “L’ambasciatore Pablo Monroy mi riferisce da Lima di aver potuto incontrare Pedro Castillo alle 13.20 (le 18.20 italiane) presso il Centro penitenziario. L’ha trovato fisicamente in forma e in compagnia del suo avvocato”, ha twittato il ministro degli Esteri. “Abbiamo proceduto ad avviare le consultazioni – procede Ebrard – con le autorità peruviane”. “Vi terrò informati”, ha concluso. Un gruppo di manifestanti che protestava nel centro di Lima è stato accolto dalla polizia nazionale peruviana, che ha usato i gas lacrimogeni. Gli incidenti hanno preso piede nel pomeriggio di ieri nel centro storico della capitale, dove circa duecento cittadini si sono riuniti, alcuni per chiedere la liberazione dell’ex presidente, detenuto nel carcere di Barbadillo.

L’esigua rappresentanza di cittadini chiedeva la chiusura del Congresso, che ieri ha destituito l’ormai ex presidente Castillo, dopo che il politico aveva annunciato lo scioglimento del Parlamento. 101 parlamentari su 130 hanno votato a favore dell’impeachment per “incapacità morale”. La decisione è stata presa in diretta televisiva, nonostante l’ormai ex presidente avesse annunciato lo scioglimento del Congresso e l’insediamento di un governo d’emergenza. Al posto di Castillo, è salita al potere Dina Boluarte – ex vicepresidente – che ha denunciato il “colpo di Stato”. La politica ha giurato davanti alla plenaria del Congresso, dichiarando che “c’è stato un tentativo di colpo di Stato che non ha avuto eco né nelle istituzioni né nelle strade”. “Chiedo una tregua politica – ha continuato la Boluarte – per installare un governo di unità nazionale”. Il nuovo presidente è stato ed è compagno di partito di Castillo.


di Redazione