Proteste in Iran, scioperi e negozi chiusi

lunedì 5 dicembre 2022


Non si placano le proteste anti-governative in Iran. Oggi sono rimasti chiusi negozi e mercati in varie città. Gli esercizi commerciali hanno così aderito a uno sciopero di tre giorni indetto dagli attivisti. L’iniziativa, secondo quanto appreso, ha preso corpo nella capitale, Teheran e ha trovato sostegno pure a Sanandaj, Isfahan, Bushehr, Shiraz, Kerman, Ardebil, Mahabad, Orumiyeh, Kermanshah. Inoltre, hanno incrociato le braccia sia gli autotrasportatori che alcuni lavoratori degli impianti petrolchimici di Mahshahr e delle acciaierie di Isfahan. Da non dimenticare, per la cronaca, le dimostrazioni e il boicottaggio delle lezioni in vari atenei iraniani, a poche ore dal 7 dicembre, quando in Iran è prevista la Giornata nazionale dello studente.

Le proteste stanno andando avanti da quasi tre mesi. Ovvero dalla morte di Mahsa Amini, la 22enne di origine curda deceduta dopo essere stata messa in custodia dalla polizia morale perché non indossava il velo in modo corretto. Tra le altre cose, due attrici iraniane – Shaghayegh Dehghan e Elnaz Shakerdoost – sarebbero state convocate presso il tribunale del carcere di Evin, a nord di Teheran. Il motivo? Il sostegno alle proteste. Non molto tempo fa, peraltro, Dehghan aveva pubblicato delle foto in cui era senza il velo. Da segnalare che, secondo alcuni media, circa quaranta persone impiegate nel settore cinematografico e del teatro sarebbero state arrestate per aver appoggiato gli attivisti. Addirittura, oltre cento soggetti avrebbero subito restrizioni di qualche tipo, come il divieto di lasciare il Paese.


di Domiziana Fabbri