Parte la corsa al successore di Liz Truss

venerdì 21 ottobre 2022


Si è liberato un posto a Downing Street. L’ormai ex premier Liz Truss si augura che la scelta del suo successore avvenga “entro la prossima settimana”. La leader conservatrice ha annunciato le sue dimissioni dopo aver ricevuto nella “dimora” del potere Sir Graham Brady – presidente del comitato dei parlamentari conservatori – e i suoi uomini più fidati, la vicepremier Therese Coffey e il presidente dei Tory, Jake Berry.

I bookmaker, intanto, si divertono nell’offrire le quote su chi sarà il prossimo inquilino di Downing Street. Secondo la società britannica Betfair, l’ex cancelliere Rishi Sunak – il rivale della Truss nella gara del dopo Boris Johnson – è in pole position, quotato 11 a 10. Subito dopo, Penny Mordaunt è data 7 a 2 e Ben Wallace, l’attuale ministro della Difesa, è quotato 8 a 1.

Jeremy Hunt, l’attuale cancelliere dello Scacchiere, è dato 9 a 1, anche se il suo entourage ha già dichiarato che non sarà eleggibile come prossimo primo ministro. Evidentemente, l’uomo soprannominato il “Draghi britannico” vuole tenere le redini dell’economia. Tra le ipotesi, anche due volti che conosciamo bene: gli ex primi ministri Boris Johnson e Theresa May sono quotati rispettivamente 13 a 1 e 16 a 1.

BORIS JOHNSON TORNA DAI CARAIBI

Bojo, nel frattempo, torna dai Caraibi e indossa l’elmo da guerra, pronto – visto che il nuovo premier deve essere nominato entro il 28 ottobre – alla bagarre dei prossimi giorni. È il Times, quotidiano inglese vicino ai conservatori, a dare la notizia della candidatura di Johnson. L’ex premier ritiene che sia in gioco “l’interesse nazionale”. I Tory sceglieranno il nuovo leader consultando il partito, ha dichiarato Sir Graham Brady. Un annuncio non troppo chiaro, che nella giornata di ieri aveva aperto all’ipotesi di una votazione online tra i 160mila iscritti al partito. Se così fosse, Boris cambierebbe tutte le carte in tavola: secondo un sondaggio YouGov, Bojo raccoglierebbe ancora più consensi di Sunak, 32 a 23.

È davvero difficile che, in così poco tempo, venga allestita un sondaggio web. L’ipotesi più plausibile è che, alla fine, a scegliere il nuovo primo ministro saranno i deputati. Brady ha comunque dichiarato che i Tory avranno un nuovo leader entro venerdì prossimo se non prima ancora, nel caso si palesasse un solo candidato. Inoltre, un unico concorrente a Downing Street eviterebbe di accentuare la crisi del partito conservatore, che già sta provocando il calo a picco del consenso e la “rinascita” del Partito Laburista.


di Edoardo Falzon