Ucraina: attacco su Kharkiv

venerdì 14 ottobre 2022


Un attacco russo è in corso sulla città di Kharkiv. Lo ha riferito su Telegram il sindaco Ihor Terehov che ha parlato di “quattro arrivi”. Nel frattempo, il Financial Times ha segnalato: “Funzionari militari occidentali stimano che l’Ucraina potrebbe portare Kherson al Dnipro già la prossima settimana”. Il quotidiano ha aggiunto: “Le forze ucraine hanno sfondato le linee del fronte russo a Kherson all’inizio del mese, ha riconosciuto all’epoca il ministero della Difesa russo, segnando la più grande avanzata dell’Ucraina nel sud da quando l’invasione su vasta scala di Mosca è iniziata a febbraio. Da allora, Kiev ha riconquistato un territorio significativo a ovest del Dnipro”.

Nel frattempo, il presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, ha sottolineato: “L’Ucraina conta su di noi. Il nostro sostegno non deve fermarsi qui. Oggi, in occasione della Giornata del Difensore dell’Ucraina, ringrazio tutti i coraggiosi uomini e donne ucraini che difendono e proteggono i nostri valori: libertà, democrazia, uguaglianza e stato di diritto. So che non vi arrenderete. Nemmeno noi”.

Tra le altre cose, Rafael Grossi, direttore generale dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea), ha affermato che ci sono stati progressi nella creazione di una zona di protezione intorno alla centrale nucleare di Zaporizhzhia. Poi ha twittato: “Ci avviciniamo all’istituzione di una zona di protezione per la centrale nucleare di Zaporizhzhia: la situazione dell’impianto è insostenibile e abbiamo bisogno di un’azione immediata per proteggerla”.

Per la cronaca, la Lettonia avrebbe sospeso tre trattati bilaterali con la Bielorussia, che evidenziavano procedure di concessione facilitata dei visti per gli abitanti delle zone di frontiera dei due Paesi. Una decisione, questa, che è giunta nell’ambito di un complessivo inasprimento dei rapporti tra i due Paesi dopo l’inizio dell’aggressione all’Ucraina e il sostegno dato da Minsk all’alleato russo. Non solo: le sanzioni europee nei confronti di Russia e Bielorussia ha portato alla diminuzione dei rapporti economici tra i due Paesi: a giugno e luglio, l’export lettone verso la Bielorussia è sceso del 27 per cento, mentre le importazioni hanno avuto un crollo del 44 per cento.

Ultimo dato: oltre 18 milioni di dollari sono stati raccolti dall’Unesco per l’Ucraina dove lo scontro bellico, secondo quanto stimato dall’Organizzazione delle Nazioni Unite, ha provocato danni a oltre 2600 istituti scolastici, di cui 300 sono andati distrutti, a 201 siti culturali tra cui 86 edifici religiosi, 13 musei, 37 edifici storici, 37 centri culturali, 18 monumenti e 10 biblioteche.


di Alessandro Buchwald