Gli uomini russi stanno fuggendo dalla leva

venerdì 7 ottobre 2022


Decine di migliaia di giovani russi – spesso di buona famiglia – hanno lasciato il paese per fuggire dalla leva obbligatoria di Vladimir Putin. Il New York Times racconta che “dopo aver lasciato lavori spesso ben pagati e le famiglie a Mosca, Vladivostok e nei piccoli centri, decine di migliaia di giovani russi si stanno riversando in Asia centrale in aereo, auto e autobus”. Il luogo scelto da questa orda di soldati mancati è Bishkek, la capitale del Kirghizistan.

L’afflusso sta trasformando un Paese a lungo disprezzato dai russi, visto solo come fonte di manodopera a basso costo e criteri di lavoro arretrati, in un “rifugio improbabile e ma anche accogliente per i maschi russi, alcuni poveri, molti relativamente ricchi e altamente istruiti, uniti da un unico desiderio disperato di sfuggire alla guerra del presidente Vladimir Putin in Ucraina”, osserva il quotidiano newyorkese.

“Ogni giorno guardo il cielo e ringrazio d’esser qui” dice Denis, un organizzatore di eventi di Mosca fuggito dalla Madre Russia. Lui e altre decine di connazionali si sono riuniti in un bar di Bishkek, per festeggiare la fuga e decidere dove dormire e come ottenere i documenti di residenza in Kirghizistan, oltre a cercare lavoro. Ora “gli affitti sono alle stelle, gli hotel di lusso e gli ostelli pur sudici non hanno letti liberi” dichiara il Nyt. Sta nascendo velocemente e in maniera burrascosa la nuova comunità russa in esodo verso l’Asia centrale, l’Armenia, la Georgia e la Turchia, ed altri pochi luoghi ancora disposti ad accogliere i rifugiati. Un boom di emigrazione così importante non si registrava dalla rivoluzione bolscevica del 1917.

Il Times riferisce che “il deflusso è iniziato a febbraio, con centinaia di migliaia di persone che se ne sono andate dopo che la Russia ha invaso l’Ucraina, ma è accelerato dal 21 settembre, quando Putin ha dichiarato una mobilitazione parziale in risposta alle sconfitte sul campo di battaglia”. Secondo Novaya Gazeta, il quotidiano indipendente di Mosca, si stima che nei successivi quattro giorni 261mila uomini in età militare siano fuggiti verso altri lidi. Da allora altre decine di migliaia di persone se ne sono andate.

La corsa caotica alla fuga ha reso inversa “la forma consueta di una crisi dei rifugiati in tempo di guerra: ma a differenza dei milioni di donne e bambini ucraini fuggiti in Polonia e in altri paesi europei, i maschi russi non scappano da un esercito invasore, ma dalla leva nel proprio Paese”, spiega il New York Times.

Sono numerose le dichiarazioni come quelle di Denis, di suoi compatrioti scappati dal giogo della leva. Tutto ciò comporta che gli hotel di Bishkek e Osh – altra città del Kirghizistan – sono già tutti “al completo al 100 per cento”. “Tutti possono vedere che Putin è già andato troppo oltre e non può fare un passo indietro. I russi rimarranno qui per molto tempo”, ha pronosticato Ermek Myrzabekov, presidente dell’Associazione turistica del Kirghizistan e proprietario di un’agenzia di viaggi. L’uomo ha dichiarato di aver ricevuto ingenti richieste da aziende russe che cercano un posto per “parcheggiare i dipendenti maschi russi”, usando le parole del testimone.


di Redazione