Elezioni in Bulgaria: vincono i conservatori

lunedì 3 ottobre 2022


Successo per il Partito Conservatore (Gerb) alle elezioni in Bulgaria, con un 25,43 per cento dei voti dopo lo spoglio del 99,03 per cento delle schede. Può sorridere così Boyko Borissov, che nel passato per circa dieci anni ha governato il Paese. L’affluenza alle urne, per la cronaca, è stata al di sotto del 40 per cento. Antonio Tajani, coordinatore nazionale di Forza Italia e vicepresidente del Partito Popolare europeo, ha twittato: “Congratulazioni a Gerb e a Boyko Borisov per il risultato alle elezioni parlamentari in Bulgaria. L’auspicio è che si trovi una stabilità al Governo per consentire al Paese di superare la difficile crisi economica che sta attraversando”.

Il Partito Liberale Continuiamo il cambiamento (Pp) capitanato da Kiril Petkov, ex premier che si è dimesso lo scorso giugno nel giugno scorso dopo essere rimasto per poco tempo al timone di una coalizione sfiduciata in Parlamento, ha raggiunto il 20,21 per cento dei voti, diventando così la seconda forza del Paese. Terza “piazza” per il Partito della minoranza turca Dps con il 13,56 per cento. A seguire il Partito Nazionalista Vazrazhdane (Rinascita) con il 10,17 per cento dei voti e il partito socialista Bsp, con il 9,34 per cento delle preferenze.

Hanno oltrepassato lo sbarramento del 4 per cento – necessario per entrare in Parlamento – il partito di destra Bulgaria democratica (7,45 per cento) e il neo-costituito partito Balgarski vazkod (Ripresa bulgara, Bv) con il 4,65 per cento dei voti.  Secondo quanto indicato dalla Costituzione bulgara, la commissione elettorale centrale dovrebbe ufficializzare entro sette giorni i risultati delle legislative anticipate, per poi passare all’annuncio della composizione personale del Parlamento unicamerale (composto da 240 seggi). Entro un mese dalle elezioni, il Capo dello Stato dovrebbe convocare la prima seduta del nuovo Parlamento.


di Domiziana Fabbri