Mariupol, “più di 100mila persone senza acqua”

lunedì 20 giugno 2022


“Più di 100mila persone che si trovano ancora in città non hanno l’accesso all’acqua potabile. Gli occupanti rilasciano l’acqua una volta a settimana. E le persone devono stare in fila per quattro-otto ore. Questa è una catastrofe umanitaria”. Lo ha scritto su Telegram il sindaco di Mariupol, Vadym Boichenko, che ha aggiunto: “Bisogna fare di tutto per aprire un corridoio verde e salvare le persone. Inoltre, la città rimane senza corrente, gas e sistemi di smaltimento delle acque nere”.

La bozza Ue

Intanto, sono emersi i dettagli della prima bozza provvisoria del Consiglio europeo del 23 e 24 giugno, nella parte relativa all’Ucraina: “L’Unione europea ribadisce il forte sostegno all’Ucraina per la sua resilienza economica, militare, sociale e finanziaria”. Inoltre, “richiama la Russia al ritiro immediato e incondizionato di tutte le sue truppe dall’intero territorio ucraino secondo i confini internazionalmente riconosciuti”. La bozza domani sarà sul tavolo del Consiglio Affari generali. Invece, entro breve, nel testo verrà aggiunta la posizione del vertice circa la concessione a Kiev dello status di candidato.

Gli scontri

Venendo al conflitto bellico, proseguono gli attacchi russi nella regione orientale di Kharkiv. Inoltre, va segnalato che non si è arrestata la resistenza nell’impianto chimico Azot, a Severodonetsk. Volodymyr Zelensky, presidente ucraino, da par sua ha riferito: “Da domani inizia una settimana storica, una delle più importanti dal 1991. Sentiremo la risposta dell’Unione europea sullo status di candidato dell’Ucraina. Abbiamo già una decisione positiva della Commissione e alla fine della settimana avremo la risposta del Consiglio europeo”. Non solo: “Gli occupanti stanno accumulando forze in direzione di Kharkiv, nella regione di Zaporizhia. Stanno di nuovo bombardando i nostri depositi di carburante, per peggiorare la situazione. Nel Donbass continuano aspri combattimenti. L’esercito russo usa lì la maggior parte dell’artiglieria. Ma Severodonetsk, Lysychansk, Avdiivka, Krasnohorivka e altri punti caldi stanno resistendo. Il nostro esercito resiste”.


di Alessandro Buchwald