Ucraina, cessate il fuoco: la bozza

mercoledì 16 marzo 2022


“Il nostro Paese vive l’11 settembre da tre settimane”. Così Volodymyr Zelensky, premier ucraino, in videoconferenza al Congresso degli Usa. Inoltre, ha ribadito la richiesta di una “fly-zone” sull’Ucraina e si è rivolto al presidente statunitense, Joe Biden: “Essere il leader del mondo vuol dire essere leader della pace”. Intanto, secondo quanto riportato dal Financial Times, è in discussione un piano di 15 punti che includerebbe il cessate il fuoco e il ritiro delle truppe russe, a patto che Kiev dichiari la propria neutralità, accettando anche limiti alle forze armate.

Il contenuto della bozza

In base all’anticipazione del Financial Times, la bozza del piano di pace vedrebbe la rinuncia da parte dell’Ucraina alla Nato oltre alla promessa di non ospitare basi militari straniere o armi in cambio della protezione di Turchia, Gran Bretagna, Stati Uniti.

Alleanza con obiettivo pace nel mondo

Ancora Zelensky, nel suo intervento al Congresso, ha spiegato: “Servono nuovi strumenti e alleanze. Noi proponiamo di formare la U24, United for Peace. Una alleanza di 24 Paesi responsabili per salvare la pace nel mondo”. Inoltre, ha evidenziato: “Tutte le compagnie americane devono lasciare la Russia, devono lasciare immediatamente un mercato sporco del nostro sangue. Nemmeno un centesimo deve alimentare la macchina militare russa”. L’Ucraina, in mattinata, aveva rifiutato l’idea di un modello austriaco o svedese di neutralità del Paese, esigendo di contro garanzie di sicurezza assolute dalla Russia.

I bombardamenti

Gli attacchi dei russi, nel frattempo, non sono terminati. Mariupol, per esempio, è stata attaccata pure dal mare di Azov: lo ha annunciato Petro Andryushchenko, consigliere del sindaco della cittadina ucraina. Queste le sue parole: “I primi missili sono stati lanciati da una nave vicino a Bilosaraiska Kosa verso la città”. Contemporaneamente, l’ospedale regionale di Mariupol è ancora occupato dalle forze russe. A Kharkiv sono stati registrati attacchi nella notte: due i morti come confermato dal Guardian. Pure una scuola è stata colpita: una parte dell’edificio è stata distrutta. Intanto le navi russe sul mar Nero hanno cominciato a bombardare le coste vicino a Odessa, la terza città più grande dell’Ucraina e principale porto del Paese. Anton Gerashchenko, consigliere del ministro degli Affari interni dell’Ucraina, ha confessato che sono stati sparati razzi e colpi di artiglieria.

Due vittime nel mondo dei media

Nel bollettino di guerra anche due vittime tra gli operatori dei media a seguito del bombardamento d’artiglieria avvenuto nella parte Nord-Est del villaggio di Gorenki, nella regione di Kiev, sulla strada per Irpin. Le vittime sono la giornalista ucraina Oleksandra Kurshinova e il cameraman Pierre Zakrzewski. Il consigliere del ministro degli Interni ucraino, Anton Gerashchenko, ha illustrato altri elementi sull’incidente in cui Benjamin Hall, il collega di Zakrzewski, è rimasto ferito: “Il giornalista Benjamin Hall, che lavora per la compagnia televisiva americana Fox News, è in gravi condizioni, privo di sensi. Ha subìto numerosi interventi chirurgici. A giudicare dalla natura delle ferite di Ben Hall, l’equipe di Fox News è stata colpita da colpi di mortaio o di artiglieria dagli occupanti russi vicino al villaggio di Gorenki”.

L’andamento delle borse

L’Ansa, per la cronaca, ha affermato: “Le Borse europee salgono ancora in vista della riunione della Fed e in scia con l’andamento positivo di Wall Street. I mercati vedono positivamente le trattative tra Russia e Ucraina per un porre fine alla guerra. L’indice d’area Stoxx 600 guadagna il 3,6 per cento. Toniche Parigi (+4,3 per cento), Francoforte e Milano (+4 per cento), Londra (+1,6 per cento), Madrid (+2,5 per cento). Wall Street apre positiva in attesa della Fed. Il Dow Jones sale dello 0,84 per cento a 33.840,10 punti, il Nasdaq avanza dell’1,40 per cento a 13.132,82 punti mentre lo S&P 500 mette a segno un progresso dello 0,98 per cento a 4.304,43 punti. Per quanto riguarda le materie prime hanno invertito la rotta, dopo un avvio in rialzo, tanto il petrolio quanto il gas. Il Brent cede lo 0,6 per cento ed è sotto i 100 dollari (99,3) al barile. Il Wti registra un calo dello 0,5 per cento e sfiora i 96 dollari al barile. Il prezzo del gas ad Amsterdam scende a 110 Mwh, dopo un’apertura a 117, con una flessione del 4,13 per cento. A Londra il prezzo è di 266 penny per unità termica Mmbtu con un calo del 3 per cento”.

 


di Alessandro Buchwald