Ucraina: raid, evacuazione di civili e tentativi di compromesso

martedì 8 marzo 2022


Raid e tentativi di compromesso. Resta drammatica la situazione in Ucraina dove alle 9 (ora locale, le 8 italiane) è scattato il cessate il fuoco per consentire l’evacuazione dei civili da Mariupol, Kharkiv, Kiev, Sumy, Irpin e Chernihiv, in base all’accordo stretto alla fine del terzo incontro dei negoziati tra russi e ucraini.

Gli scontri

Gli attacchi dei russi, intanto, non hanno allentato la presa. Sumy, che si trova nella parte nord-est del Paese, ha subito un raid aereo: 21 le vittime tra cui 2 bambini secondo quanto raccontato dagli organi di informazione internazionali. Un reporter della Bbc ha rivelato: “Abbiamo sentito tre o quattro forti esplosioni provenire da ovest. Ci è stato detto che era il sistema di difesa ucraino che abbatteva i missili russi in arrivo lanciati da una delle numerose navi da guerra situate al largo della costa”. Deflagrazioni sono state avvertite pure a Odessa. Intanto nelle città – a Kiev e Mariupol, ma non solo – il quadro è allarmante: i cittadini sono senza acqua, al freddo, privi di luce e riscaldamento. I ripetitori telefonici sono stati danneggiati e ciò ha messo ko le comunicazioni con i cellulari. L’Ong Human Rights Watch, per voce di Jonathan Pedneault, ha annunciato: “I civili di Mariupol sono intrappolati in un incubo gelato e arido senza luce, vivono sotto la costante minaccia dei bombardamenti russi. Le forze russe e ucraine devono prendere i necessari provvedimenti per permettere ai civili di lasciare la città e di soddisfare i bisogni più elementari per coloro che restano”.

“Possiamo discutere e trovare un compromesso”

Volodymyr Zelensky, premier ucraino, parlando della Crimea e delle Repubbliche separatiste del Donbass, ha detto all’emittente televisiva Abc: “Possiamo discutere e trovare un compromesso su come questi territori continueranno a vivere. Sono pronto a un dialogo, non alla capitolazione”. Inoltre, Zelensky ha richiamato i militari ucraini dislocati nelle forze di peacekeeping affinché rientrino in patria: “Rimango qui, rimango a Kiev, a Bankova (gli uffici presidenziali), senza nascondermi e senza paura di nessuno. Questo serve per vincere questa guerra”.

“Civili in ostaggio”

Dmytro Kuleba, ministro degli Esteri ucraino, ha twittato: “La Russia tiene in ostaggio 300mila civili a Mariupol, impedisce l’evacuazione umanitaria nonostante gli accordi con la mediazione del Cicr (Comitato internazionale della Croce Rossa). Un bambino è morto di disidratazione! I crimini di guerra fanno parte della strategia deliberata della Russia. Esorto tutti gli Stati a chiedere pubblicamente: Russia, lascia andare la gente”. Oleg Nikolenko, portavoce del ministero degli Esteri ucraino, ancora su Twitter: “Cessate il fuoco violato! Le forze armate russe stanno ora bombardando il corridoio umanitario da Zaporizhzhia a Mariupol. Otto camion + trenta autobus pronti per portare aiuti umanitari a Mariupol e per evacuare i civili a Zaporizhzhia”.

“Ferma lo spargimento di sangue”

Viktor Yanukovich, ex presidente filorusso dell’Ucraina, si è rivolto a Zelensky, sottolineando di “mettere da parte l’orgoglio” e interrompere la guerra “a ogni costo”. Questi sono due passaggi della lettera pubblicata dagli organi di stampa russi, come indicato dal Kyiv Independent: “Voglio fare una richiesta, in modo presidenziale e anche un po’ paterno, a Zelensky. Volodymyr, forse sogni di diventare un vero eroe, ma l’eroismo non è ostentazione, non è combattere fino all’ultimo ucraino”.

Xi Jinping: “Le sanzioni danneggiano tutti”

Il presidente cinese Xi Jinping, durante un colloquio con il premier francese, Emmanuel Macron, ha osservato: “Dobbiamo lavorare insieme per ridurre l’impatto negativo della crisi”. In più, ha indicato che le sanzioni “avranno un impatto negativo sulla stabilità della finanza globale, dell’energia, dei trasporti e delle catene di approvvigionamento, e trascineranno al ribasso l’economia mondiale, che è sotto il pesante fardello della pandemia, e saranno dannose per tutti”.


di Alessandro Buchwald