L’importanza strategica del corridoio di Suwalki

martedì 14 dicembre 2021


In una situazione internazionale di inasprimento delle tensioni geopolitiche, dove l’evitabile può diventare ineluttabile, anche le più remote ipotesi possono diventare possibili. Mosca oltre a considerare l’Ucraina una minaccia, vista la sua aspirazione alla membership della Nato, continua a considerare le Repubbliche baltiche, con la loro appartenenza alla Nato, una chiara sfida alla sicurezza militare della Russia. Alla luce delle ultime tensioni tra Russia e Nato potrebbe essere utile ricordare che se Mosca dovesse mai decidere di invadere le Repubbliche baltiche (circa il 30 per cento della popolazione è russa) le sue forze potrebbero raggiungere le tre capitali baltiche in meno di 60 ore.

La strategia della Nato per contrastare questa eventualità è l’istituzione di una forza di reazione rapida la “Very High Readiness Joint Task Force” (Vjtf) – una “spearhead force” di circa 20.000 soldati, di cui circa 5.000 sono forze di terra – in grado di iniziare il dispiegamento entro due o tre giorni ovunque sia necessario. Il Vjtf è supportato dalle componenti aerea e marittima e da forze speciali.

Al vertice del Galles del 2014 gli alleati hanno deciso di potenziare la Nrf (Nato response force) per rafforzare la difesa collettiva dell’Alleanza e garantire alla Nato di disporre di forze giuste nel posto giusto al momento giusto. La Nrf è composta da circa 40.000 soldati, un aumento importante rispetto al precedente livello di 13.000. Nel caso di impiego di quest’ultime forze, le truppe dovranno attraversare il cosiddetto Suwalki Gap, che potrebbe essere chiuso dalle forze russe, intervenendo anche dalla Bielorussia, storica alleata di Mosca.

Il Suwalki Gap è un corridoio lungo circa 100 chilometri sul confine lituano-polacco che prende il nome da una cittadina polacca nell’estremo nord-est del Paese. Secondo uno studio del generale in pensione dell’esercito degli Stati Uniti, che ha servito come comandante generale dell’esercito degli Stati Uniti in Europa, il tenente generale Ben Hodges, il Suwalki “Gap” (detto anche corridoio) è molto importante dal punto di vista strategico. Separa la madrepatria russa dall’Oblast (regione) di Kaliningrad e dalle sue basi navali. Se bloccato, il corridoio potrebbe strangolare i tre Stati baltici e impedire il passaggio degli aiuti della Nato. Inoltre, la chiusura del corridoio “fornirebbe a Mosca un fronte militare contiguo tra il Mar Baltico e l’Ucraina, consoliderebbe il suo controllo politico sulla Bielorussia e minaccerebbe più direttamente la sovranità e l’integrità territoriale della Polonia”.

Il generale Hodges chiarisce che il territorio non si presta molto per le manovre di guerra: “Uno degli aspetti più significativi è che ampie parti del corridoio di Suwalki possono essere un incubo per le manovre. I ridotti campi ondulati della regione sono interrotti da catene di laghi, fiumi, torrenti, fitti boschi e terreno fangoso durante le stagioni delle piogge, fattori questi che favoriscono il difensore. Inoltre, per interdire il corridoio, le forze di terra russe potrebbero avanzare da Kaliningrad e probabilmente dalla Bielorussia, come anche usare l’artiglieria a lungo raggio e i missili balistici Iskander per martellare le basi Nato e le colonne di rinforzo, infliggendo potenzialmente gravi perdite e causando ritardi critici”.

Il “corridoio di Suwałki” copre parti della foresta di Romnicka, il distretto dei laghi di Zachodniosuwalski, il distretto dei laghi di Wschodniosuwalskie e la pianura di Augustów, dal distretto dei laghi della Masuria è separato dalla valle di Rospuda. Questa zona è caratterizzata da un terreno vario, con altezze discontinue oscillanti tra i 20 e i 300 metri. Ci sono sia alte colline post-glaciali che profondi canali (ad esempio Lago Hańcza – 108 metri). Nella pianura di Augustów il terreno scende dolcemente verso il bacino di Biebrza (da 190 metri nell’area di Suwałki a 130 metri nell’area di Augustów). Le condizioni climatiche dell’area hanno caratteristiche continentali. Solo due strade strette collegano fisicamente il confine polacco-lituano, rendendolo un imbuto stretto attraverso il quale dovrebbero spostarsi formazioni delle dimensioni di una brigata o più grandi.

La rilevanza di Kaliningrad

Parlando del corridoio di Suwalki, non si può non parlare dell’exclave russa di Kaliningrad, stretta tra la Lituania e la Polonia, che si estende per circa 15.000 chilometri quadrati. Fino al 1945, la città era la capitale della Prussia orientale e conosciuta come Königsberg. La Prussia orientale era un’exclave tedesca divisa in due parti nel 1945. La metà sud-occidentale fu assegnata alla Polonia (allora stato satellite sovietico) e la metà nord-orientale all’Unione Sovietica come Oblast di Kaliningrad. Gli abitanti tedeschi fuggirono o furono espulsi con la forza. La regione fu posta sotto il controllo amministrativo della Federazione Russa, stato costituente e dominante dell’Unione Sovietica. Durante l’esistenza dell’Urss, questo non costituiva nessun problema, ma quando alla fine del 1991 si è dissolta, Kaliningrad si è trovata tagliata fuori dalla Russia, separata dalla recente e indipendente Bielorussia.

L’esistenza della regione come exclave pone problemi strategici alla Russia, ma presenta anche alcuni vantaggi. Uno dei problemi era che la sua posizione esposta la rendeva vulnerabile agli attacchi e difficile da difendere, a meno che non vi fossero stazionate forze deterrenti molto forti. Dal 2014, le politiche della Russia verso la regione (Oblast) di Kaliningrad hanno subito una notevole trasformazione. Un cambiamento cruciale è stato l’inizio di una politica mirata alla re-militarizzazione, che ha portato al ritorno di Kaliningrad come bastione militare russo in Occidente. La regione si trova in un’ottima posizione avanzata, in grado di minacciare sia gli Stati baltici sia la Polonia. Insomma, essendo una base di missili nucleari a medio raggio, è in grado di minacciare anche le capitali europee.

Kaliningrad è la principale base navale del Flotta del Baltico. Tutte le unità militari russe nell’exclave cadono sotto la supervisione del Flotta del Baltico, che a sua volta è subordinata al Distretto militare occidentale (Zvo-Zapadny Voyenny Okrug). Nel 2016, è stato creato l’Undicesimo Corpo d’Armata per unire tutte le unità di terra nell’Oblast di Kaliningrad (ad eccezione della 336esima Brigata Marina delle Guardie della Flotta Baltica). Dal punto di vista geopolitico, Kaliningrad, grazie alla sua posizione geografica, è considerata un’area di importanza strategica e le forze armate di stanza nella zona consentono a Mosca di controllare la situazione nella regione del Mar Baltico. Insieme al corridoio di Suwalki è considerato uno dei punti caldi in caso di conflitto. Al momento non è ipotizzabile uno scontro tra i due blocchi, ma se mai dovesse accadere, potrebbe rapidamente degenerare in una guerra con l’impossibilità di prevederne l’esito finale.

(*) Tratto da Il Nodo di Gordio


di Elvio Rotondo (*)