L’appello dei parlamentari europei: “Ue metta al bando Hezbollah”

lunedì 20 luglio 2020


 

È giunto il momento che, senza ulteriori tentennamenti e ambiguità, l’Europa si pronunci in modo chiaro su Hezbollah. E in particolare che ne riconosca la natura di gruppo terroristico responsabile di molte stragi e massacri.

È la richiesta di oltre 230 parlamentari di varie forze politiche in Europa, Usa e Israele che hanno siglato l’appello formulato dal Transatlantic Friends of Israel, un gruppo che raccoglie adesioni trasversali nella sfera politica e che fa riferimento all’American Jewish Committee. La notizia è stata pubblicata dal Moked, il portale dell’ebraismo italiano.

Un’iniziativa senza precedenti, rivolta ai vertici della Ue e ai governi degli Stati membri. A presentarla, nel corso di una conferenza stampa, sono stati il presidente del gruppo di amicizia a Israele, l’austriaco Lukas Mandl, e il suo vice, il tedesco Dietmar Köster (Germania). In loro compagnia Matthew Levitt del Washington Institute e il Ceo dell’Ajc, David Harris. A condurre Daniel Schwammenthal, direttore del Transatlantic Institute dell’Ajc a Bruxelles.

Nella dichiarazione, presentata a ridosso di due drammatici anniversari (l’attentato del 1994 alla sede della Asociación Mutual Israelita Argentina a Buenos Aires e quello contro un bus di turisti israeliani del 2012 in Bulgaria), si legge: “Hezbollah, il più pericoloso tra i bracci armati del regime iraniano, gestisce una rete globale del terrore che minaccia non solo i suoi vicini, ma anche le democrazie occidentali. Hezbollah conta oltre mille sostenitori nella sola Germania. L’ideologia violenta e antisemita del gruppo sta avvelenando il tessuto delle nostre società pluralistiche”. L’unica possibilità per una reale stabilità economica e politica in Libano, viene sottolineato nel documento, è la rimozione della morsa di Hezbollah sul Paese. Si renderebbe quindi necessario un più ampio sostegno ai “coraggiosi manifestanti libanesi che scendono in piazza contro la corruzione e la violenza politica”. Secondo i firmatari la messa al bando del braccio armato iraniano da parte europea “contribuirebbe a rafforzare queste forze democratiche”. E quindi a imprimere una svolta decisiva.

 


di Redazione