Von der Leyen, Lagarde e le scuse tardive dell’Europa all’Italia

giovedì 16 aprile 2020


Ursula von der Leyen e Christine Lagarde fanno “retromarcia” sull’Italia. La prima chiede scusa al nostro Paese, la seconda annuncia che la Bce è impegnata “a fare qualunque cosa necessaria per aiutare l’Eurozona a uscire da questa crisi”. Von der Leyen, davanti al Parlamento europeo, rimprovera i Paesi dell’Ue. “È vero che molti erano assenti quando l’Italia ha avuto bisogno di aiuto all’inizio di questa pandemia”, dichiara la presidente della Commissione europea. “Ed è vero, l’Ue ora deve presentare una scusa sentita all’Italia, e lo fa. Ma le scuse valgono solo se si cambia comportamento. C’è voluto molto tempo perché tutti capissero che dobbiamo proteggerci a vicenda. Ma ora Ue è il cuore pulsante dell’Ue”. Secondo Ursula bisogna avere il “coraggio di difendere l’Unione europea. Perché questa nostra Unione ci porterà oltre la crisi. E domani sarà forte nella misura in cui ci impegniamo per lei oggi. Se vi occorre ispirazione, guardate ai cittadini europei, che stanno insieme, con empatia, umiltà e umanità. Rendo omaggio a tutti loro”.

La presidente ricorda che “il bilancio pluriennale europeo sarà la guida della ripresa. Sarà diverso da quanto immaginato. Ne useremo la potenza per fare leva per investimenti massicci che servono per far ripartire la nostra economia ed il mercato interno dopo il Coronavirus. Anticiperemo fondi con un front loading per partire subito con gli investimenti. Sul fronte economico, “l’Ue ha fatto più in queste ultime quattro settimane, di quanto non abbia fatto nei primi quattro anni dell’ultima crisi”: ha dato una risposta collettiva, mobilitando oltre “tremila miliardi di euro. Ma sappiamo che dovrà essere fatto molto di più, perché questa è una lunga strada e il mondo di domani sarà molto diverso da quello di ieri”. Secondo von der Leyen, “la pandemia è simmetrica, ma la ripresa non lo sarà, perché lo shock economico di alcune regioni sarà maggiore di quello di altre, perciò la coesione e la convergenza saranno ancora più importanti del passato”.

Per Luigi Di Maio le parole della presidente Commissione europea rappresentano “un importante atto di verità che fa bene all’Europa e alla nostra comunità”. Il ministro degli Esteri su Facebook sostiene che “adesso la Ue abbia il coraggio di difendere e tutelare tutti i popoli. Serve un’Europa più solidale. In corso c’è una delle trattative più importanti della nostra storia. Difendendo l’Italia, difendiamo anche l’integrità dell’Ue”.

E dopo Von der Leyen anche Christine Lagarde sembra cambiare “passo”. La presidente della Banca centrale europea alla riunione “virtuale” di primavera del Fondo monetario internazionale ha detto che “il Consiglio direttivo della Bce è impegnato a fare qualunque cosa necessaria, nel suo mandato, per aiutare l’Eurozona a uscire da questa crisi”. Secondo Lagarde, “la Bce è pronta ad aumentare le dimensioni dei suoi programmi di acquisti titoli e aggiustare la loro composizione, nella misura necessaria e per tutti il tempo necessario e a valutare ogni azione e ogni contingenza. Ulteriori sforzi internazionali saranno necessari per contrastare le conseguenze dello scoppio e della diffusione del Coronavirus”.

La presidente della Bce spiega che la Bce “sostiene le misure contro la crisi proposte dal Fmi come prestiti di emergenza e la linea di liquidità a breve termine per i Paesi con fondamentali macroeconomici solidi. Siamo inoltre aperti a esplorare una possibile nuova assegnazione di diritti speciali di prelievo (Sdr) per tutti i membri del Fmi”.

Lagarde sottolinea che “la Bce ha siglato accordi di swap line con alcune banche centrali dell’Ue per fornire liquidità in euro e sta valutando ulteriori richieste in linea con il suo mandato. La Bce è pronta ad aumentare i programmi d’acquisto e a modificarne la composizione nella misura necessaria e per tutto il tempo che servirà. Esplorerà tutte le opzioni per sostenere l’economia in questa fase di shock”.


di Ugo Elfer