mercoledì 27 marzo 2019
Pochi Paesi sono restii ad aggiungere Hezbollah nella sua interezza all’elenco delle organizzazione terroristiche come l'Italia. Sebbene Hezbollah sia una delle organizzazioni terroristiche più grandi e meglio armate del mondo, gli opinionisti tedeschi evitano di affermare l’ovvio, e insistono sulla finzione che Hezbollah sia un’organizzazione con spaccature tra un’ala “politica” e un’ala “militare”.
Dietro al rifiuto di includere Hezbollah nella lista delle organizzazioni terroristiche dell’Unione europea c’è l’idea che chiudere le porte dell’Europa al gruppo terroristico destabilizzerà il governo libanese, che include Hezbollah al suo interno. Questa argomentazione trascura il fatto che Hezbollah sta già destabilizzando il Libano; è uno Stato all’interno di uno Stato, che controllo di fatto il sud del Paese.
TEHERAN - I politici tedeschi e dell’Ue rifuggono da questo passo anche perché porterebbe inevitabilmente a tensioni con l’Iran, che utilizza Hezbollah come un suo braccio teso. L’Ue sta cercando di evitare ulteriori complicazioni con l’Iran nel tentativo di salvare l’accordo sul nucleare iraniano. L’Europa, e l’Occidente nel suo complesso, non possono più farsi intimidire da queste minacce dell’Iran, come è successo spesso in passato. È tempo di affrontare la realtà. Come molte organizzazioni terroristiche, Hezbollah camuffa i suoi veri motivi pretendendo di essere un’associazione sociale. Eppure il suo emblema, un fucile armato, racconta i fatti come stanno. Anche in Libano, il gruppo non esita a usare la forza militare se vede i suoi interessi minacciati. Sotto gli occhi di Unifil Hezbollah ha ammassato un arsenale di oltre 100mila razzi puntati contro Israele, che rappresentano una minaccia strategica per la sicurezza dello Stato Ebraico. Allo stesso tempo, gli islamisti sciiti sono corsi in aiuto del regime assediato di Assad e hanno partecipato ai crimini del regime contro il proprio popolo, le cui vittime erano e sono ancora musulmani sunniti.
ISLAMISTI - Le attività di Hezbollah non sono solo un problema regionale, ma globale, e lo sono da decenni. I membri di Hezbollah hanno effettuato l’attacco Mykonos del 1992 a Berlino e hanno commesso un attacco suicida a Burgas, in Bulgaria, che ha provocato la morte di sei turisti israeliani ferendone altri gravemente, nel 2012. Tuttavia, Hezbollah non è solo un’organizzazione terroristica globale, ma una rete criminale mondiale che opera nel traffico di droga. I profitti derivanti da queste attività criminali crescono anche in Germania. Inoltre, il nostro continente è un ricovero e un rifugio per l’organizzazione. C’è il pericolo che la Germania e l’Europa vengano utilizzate sempre più come un ambiente per preparare attacchi terroristici. Soprattutto nel caso di uno scontro diretto tra Israele e Iran o Hezbollah, si può presumere che il “Partito di Dio” attaccherà obiettivi ebraici e israeliani in questo o in altri paesi europei. Malgrado Hezbollah operi prevalentemente in maniera clandestina, le manifestazioni del Giorno di Al-Quds che si svolgono ogni anno sottolineano il carattere antisemita dell’organizzazione, le cui bandiere proclamano la distruzione dello Stato Ebraico di Israele.
ALI - Sebbene la recente messa al bando da parte del Regno Unito non cambierà questa manifestazione di antisemitismo, che si svolge anche annualmente a Londra, il divieto impedisce l’esibizione degli emblemi dell’organizzazione, come era consuetudine fino ad ora. A questo proposito, Berlino è davvero avanti, dato che la polizia ogni anno emette un divieto di esibire i simboli di Hezbollah dal 2016. Tutte queste attività dimostrano che Hezbollah è un’organizzazione terroristica e criminale molto pericolosa. L’idea che possa essere divisa in due ali distinte è pura fantasia. Questa distinzione dovrebbe essere eliminata, dato che in questo modo gli Stati dell’Ue non fanno altro che privarsi di efficaci misure di sicurezza. Finché i sostenitori continueranno a raccogliere denaro per scopi apparentemente benevoli, non possono essere perseguiti. Gli Stati dell’Uenon possono sapere dove vanno a finire questi soldi una volta che arrivano in Libano.
La Germania dovrebbe seguire gli esempi della Regno Unito e dell’Olanda. Perché mai la Germania, tra tutti i paesi, dovrebbe tollerare la presenza di un’organizzazione terroristica chiaramente antisemita che costituisce una minaccia per la vita ebraica e per lo Stato di Israele sul suo territorio? Sarebbe utile alla Germania, specialmente nel contesto del suo passato, prendere l’iniziativa ed aggiungere questa organizzazione antisemita all’elenco dei gruppi terroristici. La parola della Germania ha il suo peso; altri senza dubbio seguiranno il suo esempio. Questo passo sarebbe anche un contributo pratico nella lotta contro l’antisemitismo e la garanzia della sicurezza di Israele.
(*) Direttrice dell’ufficio a Berlino dell’Ajc - American Jewish Committee
di Deidre Berger (*)