Migranti, la Tunisia dice “No ai rimpatri unilaterali”

mercoledì 19 dicembre 2018


La Tunisia è contraria ai rimpatri “forzati”. E dice “categoricamente no a quei Paesi di accoglienza che vogliono rimandare indietro i migranti, attraverso decisioni unilaterali”. È questa la posizione espressa da Mohamed Trabelsi. Il ministro tunisino degli Affari sociali ha fatto conoscere la posizione del proprio Paese intervenendo durante un seminario che si è tenuto a Tunisi, in occasione della Giornata internazionale dei migranti. Le parole di Trabelsi rappresentano, indubbiamente, un serio problema per il governo gialloverde e per il ministro dell’Interno Matteo Salvini, in particolare.

La comunità tunisina è quella più rappresentata negli sbarchi di quest’anno. Secondo i dati del Viminale, nel 2018, sono sbarcati sulle nostre coste 5.036 tunisini. I numeri forniti dal ministro Trabelsi, parlano di oltre 200mila migranti illegali tunisini sparsi per il mondo. Si tratta soltanto di una parte dei 1,3 milioni che si trovano in tutto il mondo. I migranti di altri Paesi presenti in Tunisia sarebbero 600mila.

Il ministro tunisino ha detto che il suo governo “sostiene il loro diritto all’integrazione e all’ottenimento dei diritti nei Paesi di accoglienza ed è pronto a favorire il loro rientro qualora lo volessero”. Tuttavia, non condivide le misure unilaterali di alcuni Paesi di accoglienza come il nostro. “Il problema migratorio – ha sottolineato – può essere risolto solo attraverso trattati e accordi internazionali”.


di Redazione