Brexit, May ipotizza un dialogo su backstop

venerdì 7 dicembre 2018


Theresa May è possibilista su backstop. La premier britannica lascia aperta la porta del dialogo con i deputati per un “ruolo” del parlamento del Regno Unito sull’ipotetica attivazione futura del backstop, vale a dire il meccanismo imposto dall’Unione europea a garanzia del confine aperto fra Irlanda e Irlanda del Nord. L’obiettivo della May è evidente: provare a recuperare consensi fra i deputati, a meno di una settimana dal voto di ratifica dell’11 dicembre, sull’accordo che riguarda la Brexit.

L’inquilina di Downing Street, nel corso di una diretta radiofonica, ha voluto allontanare le voci di stampa su possibili proroghe dell’iter della Brexit, sostenendo che “il dibattito è iniziato e durerà cinque sedute”. Ieri, la discussione è proseguita in aula sugli aspetti economici dell’accordo. Sono intervenuti anche i ministri Philip Hammond e Liam Fox. May dice di “comprendere le preoccupazioni dei colleghi sul backstop” e di volere “dare loro un ruolo” di controllo. Ma la premier nega, in maniera categorica, l’ipotesi di un secondo referendum sulla Brexit. La prima ministra è convinta che i ministri del suo governo non stiano lavorando ad un rinvio del voto dell’11 per paura di una clamorosa sconfitta. May è fiduciosa. Il Paese un po’ meno.


di Lia Faldini