Incendi in Grecia, il bilancio sale a 85 morti

giovedì 26 luglio 2018


L’emergenza incendi in Grecia continua. Ora il bilancio sale a 85 morti. Le fiamme da tre giorni stanno devastando la regione nei pressi di Atene. È quanto comunica il ministero della Sanità, precisando che uno dei feriti è morto in ospedale mentre sono stati ritrovati altri due cadaveri. Nel frattempo, il ministero delle Infrastrutture annuncia che 1.218 case risulta inabitabili o distrutte. Sono stati domati gli incendi principali nella zona di Kineta, che si trova ad una sessantina di chilometri ad ovest di Atene. Un responsabile dei pompieri nell’area presidiata da mezzi anti-incendio afferma che sono “due le squadre sul crinale della montagna che sovrasta l’area che stanno spegnendo gli ultimi focolai”. Nella zona non si registrano vittime. Un elicottero fa la spola tra la montagna e il mare per fare il carico di acqua. Il vento ha ripreso a soffiare forte.

La cittadina di Mati è stata letteralmente sommersa dal fuoco. Era ritenuta “la capitale dell’abusivismo”. Non a caso, negli anni “i governi hanno condonato l’edificazione di abitazioni senza regole”. È quanto riferiscono all’Ansa fonti vicine al governo. “Ora la ricostruzione sarà difficile, in ogni caso il governo sta valutando di varare un piano regolatore”. Ma secondo questa tesi nella cittadina “è stato permesso a tutti di costruire ovunque, anche sulla spiaggia, in spregio ad ogni regolamento e legge del Paese”. La conferma arriva dall’ex capo degli ispettori dell’Ambiente Margherita Karavasili, che in un’intervista radiofonica, sostiene di avere ricevuto “incredibili pressioni per far rientrare le zone boschive nei dintorni di Mati nel Piano regolatore generale, aree protette che non potevano entrare nella regolamentazione”. Secondo Karavasili, “già nel periodo 2006-2008 le costruzioni abusive erano arrivate fino sulle coste, chiudendo completamente con case, ristoranti e alberghi la spiaggia lungo tutto il suo percorso”.

Frattanto, per Atene non c’è pace: dopo il fuoco, ecco l’acqua. Infatti, c’è preoccupazione per i temporali carichi di fulmini che si stanno abbattendo sulla regione della capitale. L’emergenza maggiore si registra nei quartieri a nord, dove diverse strade sono allagate e decine di auto sono state distrutte.


di Redazione