Incendi ad Atene, ipotesi azioni dolose

mercoledì 25 luglio 2018


Ora si indaga sulle cause. Intanto, l’inferno di fuoco ad Atene fa registrare un bilancio tragico. Il numero delle vittime è salito a 79 accertate. Sono almeno 550 i feriti, tra cui 16 bambini che versano in condizioni gravi. Le autorità locali temono che le vittime possano essere oltre cento. Sono migliaia le persone in fuga nelle ultime 48 ore di fiamme che hanno avvolto due grandi foreste vicine alla capitale greca. Alexīs Tsipras ha proclamato tre giorni di lutto nazionale. Il premier ha indetto lo stato di emergenza e ha chiesto l’aiuto dell’Unione europea. In queste ore, l’Unità di crisi della Farnesina sta verificando l’eventuale coinvolgimento di cittadini italiani. Al momento risultano 700 persone salvate dalla Guardia Costiera. Un testimone, Kostas Laganos, scampato alle fiamme, ha detto che il fuoco “ci ha bruciato la schiena e ci siamo tuffati in acqua”. Un secondo rogo sta devastando le pinete in una zona a 50 chilometri ad ovest di Atene.

Il fumo ha costretto alla chiusura della principale autostrada di collegamento con il Peloponneso. Frattanto, sono ancora tre gli incendi in corso nella regione dell’Attica. Ma altri fuochi si stanno verificando anche in altre zone del Paese: a Corinto e nell’isola di Creta. Nelle operazioni di spegnimento sono impegnati centinaia di pompieri. Ma l’intervento è complicato dal forte vento che sta soffiando nella zona. Sono del tutto ignote le cause dell’incendio. Ma l’ipotesi della natura dolosa prende piede. Il sospetto deriva da una dichiarazione di Tsipras. Il quale ha parlato di “incendi asimmetrici”. Non si esclude la speculazione edilizia. Non solo. Secondo la stampa greca è possibile che i piromani siano entrati in azione per saccheggiare le case abbandonate dai turisti. Il premier ha garantito che “nulla resterà senza risposta”.


di Mino Tebaldi