Washington, il 30 luglio il summit Trump-Conte

giovedì 28 giugno 2018


Donald Trump e Giuseppe Conte si vedranno a Washington il prossimo 30 luglio. “Gli Stati Uniti e l’Italia − si legge nel comunicato stampa diffuso dalla Casa Bianca − cercheranno di rafforzare la cooperazione nell’affrontare i conflitti globali e nel promuovere la prosperità su entrambe le sponde dell’Atlantico. L’Italia è un importante alleato Nato, degli Stati Uniti e un  partner di primo piano in Afghanistan e in Iraq. Nella nota si sottolinea il “ruolo cruciale dell’Italia per portare stabilità nella regione del Mediterraneo”. Si terrà prima un colloquio privato fra Trump e Conte, “seguito da una riunione bilaterale estesa”. Proprio sulla solidità dei rapporti fra Italia e Stati Uniti si è registrata una dichiarazione di Elisabetta Casellati. La presidente del Senato, ha replicato alla stampa, dopo la sua visita negli Stati Uniti: “Il governo italiano  più vicino agli Usa che all’Europa? Non sono due posizioni in antitesi. Questo governo è vicino all’Unione europea ed è vicino agli Stati Uniti. Europeismo ed atlantismo non sono mai in contrapposizione”.

La Casellati a Washington ha incontrato il leader della maggioranza repubblicana al Senato Mitch McConnell, il senatore Orrin Hatch, presidente pro tempore del Senato, il senatore Bob Corker, presidente della commissione esteri del Senato, e la leader della minoranza democratica alla Camera Nancy Pelosi. La Casellati ha parlato anche della “tolleranza zero” sull’immigrazione di Donald  Trump. “A me  − ha chiosato – non piacciono mai le formule, come tolleranza zero, che fanno parte delle campagne elettorali o di simboli, spot che spesso non rivelano quello che è il pensiero vero o la politica della persona che fa queste affermazioni. È chiaro − ha ribadito – che il tema dell’immigrazione accomuna sia il nostro paese che gli Stati Uniti, è un tema di grande attualità. Noi come Italia stiamo cercando la soluzione all’interno dell’Europa. Negli Stati Uniti c’è una grande discussione per delle soluzioni che possano tener conto anche di esigenze umanitarie, come si è visto del resto nella soluzione per i bambini al confine del Messico”.

 


di Ugo Elfer