Israele, raid aerei sulla Siria: quindici morti

mercoledì 9 maggio 2018


Quindici persone uccise, tra cui otto militari iraniani. È questo il bilancio dei raid missilistici attribuiti a Israele e condotti nella notte nella regione di Damasco, contro una base militare governativa. È quanto riferisce Abdel Rahman, il direttore dell’Osservatorio nazionale per i diritti umani. L’Ong vicina all’opposizione al regime di Bashar al-Assad, in una nota precedente,  a proposito degli attacchi compiuti nella notte contro la base di Kiswa, a sud della capitale siriana, aveva sostenuto che le vittime fossero nove. Il bombardamento avrebbe provocato anche un certo numero di feriti, alcuni dei quali gravi. Il raid aereo è avvenuto dopo la decisione di Donald Trump di uscire dall’accordo con l’Iran sul nucleare. Alcuni jet sono entrati nello spazio aereo siriano e hanno attaccato un’area vicina a Damasco in cui si trovano varie basi delle forze fedeli al regime di Damasco. Secondo l’osservatorio, si tratta di combattenti appartenenti alle Guardie rivoluzionarie iraniane o milizie sciite filo-iraniane.

Benjamin Netanyahu ha definito “buona e coraggiosa” la scelta di Donald Trump di uscire dall’accordo con Teheran. “L’Iran − ha aggiunto il primo ministro israeliano − vuole servirsi della Siria come base avanzata contro Israele. Siamo determinati a impedire che stabiliscano lì le loro basi. Reagiremo con potenza, il nostro esercito è pronto”.


di Lia Faldini