Le Coree delle pace

venerdì 27 aprile 2018


Il summit intercoreano della “nuova era di pace” nella penisola, storico prima ancora che si tenesse, ha lasciato numerose istantanee a corredo di un evento inimmaginabile fino a pochi mesi fa, quando lo spettro di un conflitto nucleare ha fatto temere il peggio.

LA STRETTA DI MANO, LA MANO NELLA MANO E GLI ABBRACCI - L’incontro tra il presidente sudcoreano Moon Jae-in e il leader del Nord Kim Jong-un è immortalato nella prima stretta di mano, sul cordolo della linea di demarcazione tra gli edifici blu T2 e T3 nella Joint Security Area. Kim, che dal labiale ha tradito l’emozione di essere il primo leader della famiglia al potere da 70 anni a calpestare il territorio sudcoreano, ha sollecitato a sorpresa Moon a riattraversare il confine, cosa fatta tenendosi per mano. Pochi secondi dopo, i due sono tornati al Sud. Il feeling è aumentato fino agli abbracci seguiti alla firma della dichiarazione congiunta e al momento del commiato, con la disponibilità di Kim a leggere, prima volta in assoluto, una dichiarazione alla stampa. Anche le first lady del Sud e del Nord, Kim Jung-sook e Ri Sol-ju, conosciutesi alla cena ufficiale, non hanno resistito e si sono tenute per mano in diversi momenti.  

L’ALBERO DELLA PACE - Moon e Kim hanno piantato un pino a sud di Panmunjom, simbolo dei migliori auspici per la penisola, scoprendo una roccia su cui sono scolpiti i nomi dei leader e la frase “qui piantiamo pace e prosperità”. I due hanno simbolicamente rinforzato la base dell’albero - germogliato nel 1953, anno della fine della Guerra di Corea - con il terreno del monte Halla nell’isola di Jeju e del monte Paektu, quali punti più a sud e a nord della penisola. Sul pino è stata poi versata acqua dei fiumi Han di Seul e Taedong di Pyongyang.

KIM YO-JONG, LA SORELLA OMBRA DEL COMANDANTE SUPREMO - Primo vicedirettore di dipartimento del Partito dei Lavoratori, la giovane Kim ha confermato lo strettissimo legame col fratello e il ruolo di capo di gabinetto. A lei Kim ha ceduto i fiori di benvenuto ricevuti al Sud. Al primo round di colloqui alla Peace House era seduta al tavolo negoziale alla sinistra del leader, impegnata a prendere appunti, in una delegazione ridottissima. È stata lei, comparsa dal nulla, a dare al leader l’innaffiatoio con l’acqua del fiume Taedong. È stata lei a indicare al fratello dove apporre la firma sulla dichiarazione di Panmunjom. Del resto, a febbraio è stata l’inviata speciale del leader al Sud nella delegazione del Nord alla cerimonia d’apertura delle Olimpiadi invernali di PyeongChang, consegnando a Moon la lettera del fratello con l’invito a visitare Pyongyang quanto prima.

LA SECURITY DI CORSA DEI PRETORIANI - Kim ha riattraversato il confine dopo la cena ufficiale: come ha fatto questa mattina esaurito il primo round di colloqui, il leader è tornato al Nord a bordo della sua limousine circondato da 12 agenti scelti della sua sicurezza personale che lo hanno scortato correndo. Per la cronaca, alti e di bella presenza, hanno registrato apprezzamenti sui social network.


di Redazione