Siria, gli ispettori dell’Opac a Douma

martedì 17 aprile 2018


Damasco ha vissuto una notte d’angoscia. Tra falsi allarmi e presunti missili pronti al lancio verso la capitale siriana. La contraerea si è attivata nello spazio di Homs e al confine con il Libano. Sia il Pentagono che fonti militari hanno smentito in maniera categorica. Con tutta evidenza, si vive in un clima di assoluta tensione. A breve interverranno le ispezioni dell’Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche per chiarire cosa sia realmente accaduto a Douma durante l’attacco chimico che poi provocato la reazione di Stati Uniti, Gran Bretagna e Francia. Secondo i media di Stato siriani pare che gli ispettori siano già arrivati in città. Avrebbero dovuto raggiungere la zona colpita ieri, ma sarebbero stati bloccati.

Frattanto, i rappresentanti del ministero dell’Informazione siriano hanno scortato a Douma Robert Fisk, il giornalista britannico che in questa guerra ha più volte preso posizione per Damasco. Con l’accesso a Douma, l’Opac dovrebbe raccogliere campioni biologici e testimonianze per verificare effettivamente quanto accaduto. Secondo Aleksandr Shulgin, rappresentante permanente della Russia presso l’Opac, a Douma, “non ci sono segni di un attacco chimico: gli uomini di Mosca hanno però individuato i partecipanti alle riprese della messa in scena dell’attacco”.


di Redazione