Russiagate, Sessions caccia l’ex vicedirettore dell’Fbi McCabe

sabato 17 marzo 2018


All’inchiesta infinita sul Russiagate si aggiunge l’ennesimo, sorprendente, capitolo. II ministro della Giustizia americano Jeff Sessions ha licenziato, “con effetto immediato”, l’ex numero due dell’Fbi Andrew McCabe.

Sessions ha detto che l’allontanamento è motivato dalla diffusione di informazioni ai media e alla mancanza di onestà, neanche sotto giuramento. McCabe sarebbe dovuto andare in pensione fra 48 ore, domenica. Per cui il licenziamento è una sorta di “medaglia del disonore”.

“L’Fbi – sostiene Sessions in una nota – si aspetta che ognuno dei suoi dipendenti aderisca agli standard più elevati di onestà, integrità e responsabilità”.

Sessions ha deciso anche in base alle raccomandazioni dell’ispettore generale del Dipartimento di Giustizia e dell’ufficio dell’Fbi che si occupa del rispetto della disciplina.

La verità è McCabe da tempo si trova nel “mirino” di Trump per il suo ruolo nelle indagini sulle interferenze russe e sull’inchiesta sull’emailgate di Hillary Clinton.

Il presidente americano lo ha attaccato a più riprese di fiancheggiare la candidata democratica. A suffragare questa tesi, il fatto che la moglie di McCabe abbia corso come democratica per il posto in Senato della Virginia, accettando 500mila dollari in donazioni per la sua campagna dall’organizzazione politica di Terry McAuliffe, amico dei Clinton.

Nel giorno del licenziamento di McCabe, Trump non ha potuto fare a meno di twittare. “È un grande giorno – ha scritto – per tutti i dipendenti che lavorano duramente nell’Fbi”.

Secondo McCabe, il suo allontanamento è un tentativo di indebolire le indagini del procuratore speciale Robert Mueller sul Russiagate. McCabe sostiene di poter essere uno dei potenziali testimoni nell’indagine che fa tremare la Casa Bianca. “L’idea che sono stato disonesto – dichiara McCabe al New York Times – è sbagliata. Questo è parte di uno sforzo per screditarmi come testimone. Ecco la realtà: sono stato trattato così per il ruolo che ho giocato, le azioni che ho intrapreso e gli eventi di cui sono stato testimone”.

McCabe ha trascorso ventuno anni all’Fbi. Il licenziamento quarantotto ore prima del termine mette ora a rischio la sua pensione.


di Manlio Fusani