Bulgaria non ratifica il Trattato europeo contro violenza sulle donne

giovedì 8 marzo 2018


Il governo bulgaro ha deciso di non ratificare il Trattato europeo contro violenza sulle donne. La scelta è stata maturata a seguito delle dure proteste dei conservatori. È quanto ha reso reso noto il primo ministro Boyko Borisov.

Nella giornata internazionale delle donne suonano fuori dal tempo le parole del premier bulgaro. Secondo Borisov, infatti, anche se il governo ha approvato il trattato, “ci sono state prese di posizione molto forti da parte della Chiesa ortodossa bulgara e della minoranza musulmana”.

A gennaio la coalizione di governo di centro-destra aveva chiesto al Parlamento di ratificare la cosiddetta Convenzione di Istanbul, il primo strumento internazionale per prevenire e combattere la violenza contro le donne, dallo stupro all’interno delle pareti domestiche alla mutilazione genitale. Ma Sofia è stata costretta a ritardare la ratifica per le proteste, in particolare in merito alla traduzione del termine “genere” in lingua bulgara. I patrioti uniti, partner nazionalisti della coalizione guidata da Borisov hanno definito addirittura “scandalosi” i testi del trattato.

Per queste ragioni, la ratifica del documento dapprima ritardata è stata, in seguito, incredibilmente cancellata.


di Redazione