Sira, Trump sfida il Congresso americano

giovedì 22 febbraio 2018


Donald Trump ha deciso che i militari statunitensi resteranno in Siria e in Iraq. Senza scadenza. E, soprattutto, senza un’autorizzazione dal parte del Congresso. È l’ultimo braccio di ferro in atto tra il presidente americano e il Parlamento.

Lo riferisce il New York Times, che cita autorità del Pentagono e del dipartimento di Stato. Lo scorso mese, il segretario al dipartimento di Stato, Rex Tillerson, aveva accennato alla nuova strategia che include la permanenza dei militari in Siria, per fermare l’Iran, prevenire nuovi tentativi del governo siriano di riconquistare le aree dei ribelli e presidiare il territorio per scongiurare la ricomparsa dello Stato islamico.

Sono circa due mila i militari statunitensi in Siria. Secondo Mary Waters, assistente del segretario di Stato, “gli Stati Uniti non vogliono combattere la Siria e l’Iran. Tuttavia, l’America non esiterà ad usare la forza necessaria per difendere il Paese, la coalizione e le forze partner impegnate in operazioni per sconfiggere lo Stato islamico e umiliare al Qaeda”.

I militari statunitensi hanno sferrato una serie di attacchi contro le forze del presidente siriano Bashar Assad, per difendere i gruppi di ribelli sostenuti dall’America.


di Redazione