Amnesty, la Francia “non all’altezza” sulla gestione dei migranti

giovedì 22 febbraio 2018


“La Francia non è all’altezza delle proprie responsabilità nell’accoglienza degli stranieri”. Parola di Amnesty International. L’organizzazione non governativa ha  illustrato il proprio rapporto annuale all’indomani della presentazione in Consiglio dei ministri del disegno di legge “Asilo-immigrazione” del ministro dell’Interno Gerard Collomb.

Secondo Catherine Gaudard, direttrice di Amnesty Francia, “prima dell’elezione di Emmanuel Macron, il Paese non era all’altezza delle sue responsabilità e non lo è ancora. La divisione tra i migranti da una parte e i rifugiati dall’altra contribuisce a disumanizzare quanti sono fuggiti. A scegliere tra buoni e cattivi”.

L’organizzazione ha denunciato “il rinvio in Italia, tra gennaio e luglio, del 95 per cento di 28mila rifugiati e migranti, compresi i minori non accompagnati, senza garantire loro il diritto di chiedere asilo in Francia”. Non solo. Tra gennaio e agosto, “più di milleseicento afgani sono stati detenuti nei centri di detenzione e trecento di loro sono stati rispediti in altri paesi dell’Ue e almeno 10 sono stati espulsi in Afghanistan, mettendo così a rischio la loro vita”.

L’organizzazione ha denunciato che le associazioni che si occupano di migranti “sono state oggetto di inaccettabili intimidazioni da parte delle autorità”.

La bozza di legge presentata ieri al Consiglio dei ministri rende illegale l’attraversamento delle frontiere, accelera le procedure di rimpatrio dei migranti economici, raddoppia il periodo di detenzione dei richiedenti asilo, fino a 90 giorni, e dimezza, da un mese a 15 giorni, il termine per i ricorsi dei richiedenti asilo. La legge approderà in parlamento ad aprile.


di Mino Tebaldi