Russiagate, nuove accuse al capo della campagna elettorale di Trump

giovedì 22 febbraio 2018


Robert Mueller lancia nuove accuse a Paul Manafort. Il procuratore speciale che indaga sul Russiagate ha fatto sapere di aver notificato nuovi capi d’accusa al direttore della vittoriosa campagna elettorale di Donald Trump e al braccio destro di Manafort, Rick Gates.

Si tratta di 32 nuovi capi d’imputazione che si aggiungono ai 12 capi d’imputazione già depositati contro di loro lo scorso ottobre nell’ambito delle indagini sulle interferenze di Mosca nelle presidenziali, e che vanno dalla frode al riciclaggio di denaro.

Le nuove accuse piovute sul capo di Manafort non sono molto diverse da quelle formulate in precedenza. In ogni caso, i capi d’imputazione non riguardano il candidato Trump o la sua campagna elettorale. Un fatto è certo: aggravano la posizione di Manafort. L’uomo deve ora difendersi anche dall’accusa di riciclaggio e di false dichiarazioni, rispetto all’attività di lobbying per l’Ucraina.

Lo scorso 19 febbraio, Rick Gates, ex socio in affari di Manafort, ha accettato di testimoniare proprio contro Manafort, nell’ambito delle indagini sul Russiagate. Non solo. Gates si è dichiarato colpevole per le accuse di frode a suo carico. Pare abbia raggiunto un accordo con gli investigatori della squadra guidata da Robert Mueller, per un possibile sconto di pena.

Nella stessa inchiesta, proprio martedì scorso, l’avvocato Alex van der Zwaan si è dichiarato colpevole di aver mentito sui suoi contatti con Gates.


di Manlio Fusani