Russiagate, Mueller ora incrimina un avvocato olandese

martedì 20 febbraio 2018


Un nuovo capitolo del Russiagate. Robert Mueller, lo speciale procuratore che indaga sulle possibili collusioni tra la campagna elettorale di Donald Trump e il Cremlino, ha incriminato un avvocato olandese per “falsa dichiarazione” all’Fbi.  

Il legale 33enne si chiama Alex Van Der Zwaan. L’uomo si sarebbe dichiarato colpevole di aver mentito a proposito di alcuni colloqui intrattenuti con Richard Gates, ex consulente di Trump. L’accusa di Mueller nei confronti del legale olandese è di avere “fornito dichiarazioni e rappresentazioni materialmente false, fuorvianti e fraudolente”, secondo la documentazione depositata in tribunale.

Van Der Zwaan avrebbe anche cancellato alcune email che Mueller gli aveva richiesto e che sarebbero state relative al suo lavoro per il ministero di Giustizia ucraino, per il quale stava preparando un dossier sul processo all’ex leader di Kiev, Yulia Tymoshenko.

Lo stesso Richard Gates, incriminato nell’ambito del Russiagate, pare sia pronto a dichiararsi colpevole e a testimoniare coltro l’ex responsabile della campagna elettorale di Trump Paul Manafort. Il quale si è invece dichiarato non colpevole.

Sono pesanti le accuse a Gates e a Manafort: cospirazione, riciclaggio e la mancata registrazione come agenti segreti, mentre lavoravano per conto del governo ucraino.


di Redazione