Il fallimento dei negoziati in Irlanda del Nord

giovedì 15 febbraio 2018


Un fallimento pericoloso per Theresa May. La premier britannica ha sperato di poter risolvere positivamente i negoziati dell’Irlanda del Nord. Gli esiti negativi si potrebbero riverberare sia sulla tenuta della sua maggioranza a Londra che per il proseguimento delle trattative sulla Brexit con l’Unione europea.

Un fatto sembra evidente. Hanno avuto un risultato sfavorevole i tentativi di restaurare l’alleanza di governo regionale detta di “power sharing”, vale a dire spartizione del potere, tra gli avversari del Partito democratico dell’Ulster e il Sinn Fein. Il primo costituisce il Dup, che rappresenta i protestanti fedeli alla Corona britannica. Il secondo è il partito erede politico dell’Ira, la formazione armata dei repubblicani cattolici indipendentisti.

Ieri uno dei leader del Dup, Simon Hamilton, ha accusato di fallimento la stessa leader conservatrice Theresa May, a proposito della visita da lei compiuta a Belfast insieme al premier della Repubblica d’Irlanda, paese garante degli accordi di pace e membro dell’Unione europea.

Il Dup, a seguito delle elezioni del giugno 2017, è di fondamentale importanza per il governo britannico. L’esecutivo si regge ancora grazie al voto di sei deputati unionisti.


di Redazione