Una donna presidente per risolvere la crisi catalana

giovedì 15 febbraio 2018


Una breccia sulla crisi politica della Catalogna. Una regione paralizzata dal continuo braccio di ferro fra la Spagna e Carles Puigdemont.

Madrid ha posto un veto alla rielezione del presidente in esilio in Belgio. L’ipotesi che sta emergendo in queste ore ha il volto di Elsa Artadi, braccio destro del presidente. La quarantunenne economista formata ad Harward, verrebbe eletta presidente effettiva dal Parlament a maggioranza assoluta indipendentista. Sarebbe la prima donna presidente nella storia della Catalogna.

È questa l’opzione che consentirebbe la formazione di un governo a Barcellona e chiuderebbe la fase di commissariamento della regione ribelle ex-articolo 155 della Costituzione da parte di Madrid.

Puigdemont, comunque, non si rassegna. Spinge per forzare il regolamento del Parlament e ottenere una rielezione “a distanza”, nonostante la Corte costituzionale di Madrid si sia espressa in maniera negativa. Secondo i commentatori più avvertiti spetta allo stesso Puigdemont dirimere la questione.

Frattanto, si attende ancora la risposta della Corte europea dei diritti umani al ricorso presentato del presidente del Parlament Roger Torrent. Se sarà negativa, come molti ritengono probabile, dovrebbe prendere corpo il piano alternativo. Che ha un nome e un cognome: Elsa Artadi.


di Redazione