In Siria, colpito un centro di Medici senza frontiere

martedì 13 febbraio 2018


Un raid aereo ha colpito un centro sanitario supportato da Medici Senza Frontiere a Mishmishan, nel governatorato di Idlib, nel nordovest della Siria.

Il bilancio è di sei morti, tutti pazienti o loro accompagnatori, e 17 feriti, tra cui tre medici. In una nota, Msf sostiene che il bombardamento sia avvenuto mentre l’équipe medica era impegnata nei villaggi limitrofi. Si tratta solo dell’ultimo attacco in ordine di tempo alle strutture mediche e ospedaliere in Siria.

Per Omar Ahmed Abenza, capo dei programmi di Msf per la Siria nordoccidentale, “è triste vedere come aree civili, in particolare strutture sanitarie, siano ancora sotto attacco nel nordovest della Siria e come questi attacchi, sempre costanti in questi sette anni di conflitto, stiano crescendo di intensità fino a raggiungere un preoccupante livello d’allarme. È un atto oltraggioso che non può essere tollerato. Una situazione già grave che sta peggiorando. L’obbligo di evitare le aree e infrastrutture civili, come quelle mediche, è il primo passo per evitare una catastrofe”.

Il centro sanitario di Mishmishan si è occupato soprattutto di vaccinazione di bambini. Solo nella seconda metà del 2017 sono stati coinvolti più di 10mila bambini. “Questo servizio − aggiunge Omar Ahmed Abenza − è ora in frantumi. L’area del centro sanitario dove si svolgevano le vaccinazioni è stata gravemente danneggiata”.


di Redazione