martedì 6 febbraio 2018
Nicolas Maduro, nonostante la grave crisi del Venezuela, parteciperà al vertice delle Americhe di Lima, in programma il 13 e 14 aprile.
La conferma arriva, attraverso Twitter, dal ministro degli Esteri Jorge Arreaza. “Il presidente – si legge – parteciperà per difendere la sovranità della nostra America latina e caraibica e per incontrare il combattivo popolo del Perù”.
Proprio in queste ore, il segretario di Stato americano Rex Tillerson è impegnato in un giro in America latina, per esercitare forti pressioni nei confronti di Caracas. In Perù, Tillerson ha manifestato il sostegno al “gruppo di Lima”, i dodici paesi americani schierati contro il presidente Maduro.
Tillerson a Lima ha incontrato la ministra degli Esteri del Perù Cayetana Aljovin. “Che Maduro partecipi o no – ha detto Tillerson – non è importante. L’importante è che si siano decisi dei buoni temi per il vertice, per discutere di argomenti che interessano la regione”.
Ma già nel corso della tappa in Argentina Tillerson aveva avvertito: “dinanzi alla distruzione della democrazia in Venezuela è impossibile rimanere a braccia conserte”.
Posizione condivisa dal ministro degli Esteri argentino Jorge Faurie. Infatti, ha detto che Buenos Aires “non riconosce il processo politico e la deriva autoritaria del Venezuela. Stiamo valutando possibili sanzioni, facendo attenzione che non colpiscano il popolo venezuelano”.
Maduro ha deciso di replicare a Faurie, non a Tillerson. “L’Argentina – ha detto il presidente venezuelano – ci ha appena minacciati con un embargo petrolifero. Siamo pronti. Venezuela, lavoratori dell’industria petrolifera, siamo minacciati dall’imperialismo. Siamo preparati ad essere liberi e nessuno ci fermerà”.
di Redazione