Come sbloccare lo “Shutdown” senza accordo sull’immigrazione

martedì 6 febbraio 2018


Donald Trump ha un obiettivo. Sbloccare lo “Shutdown”, anche in caso non venga raggiunto un accordo sull’immigrazione con la minoranza democratica.

Il presidente non ha cambiato idea. Su quel fronte, vuole ottenere regole precise. Ma, soprattutto, ha in mente il suo “cavallo di battaglia”: la costruzione del del muro al confine con il Messico.

“Se bisognerà chiudere le attività del governo – ha affermato Trump – perché i democratici non vogliono la sicurezza, allora lo faremo. Nessun altro Paese ha leggi così stupide come quelle che abbiamo noi quando si tratta di immigrazione”.

Trump ha proposto lo “scambio” ai democratici nel corso del suo  intervento sullo Stato dell’Unione. In quell’occasione, l’inquilino della Casa Bianca ha elencato i punti fondamentali della riforma dell’immigrazione, dichiarandosi pronto, a legalizzare i “dreamers”, i giovani immigrati portati negli Stati Uniti da genitori clandestini.

Il presidente ha parlato anche di concessione dei visti solo ai parenti più stretti degli immigrati residenti. Inoltre, ha ipotizzato la chiusura del sistema della lotteria per la concessione dei permessi di soggiorno. Infine, ha manifestato l’intenzione di stanziare 25 miliardi di dollari per la sicurezza alle frontiere.

Barack Obama aveva tutelato i permessi per i “dreamers”. A questo proposito, l’ex presidente aveva varato il programma Daca (Deferred Action for Childhood), per tutelarli dalle deportazioni. Ma il prossimo 5 marzo scadono i termini per mettersi al riparo.

Il Congresso ha ancora due giorni di tempo per scongiurare una chiusura delle attività federali, approvando il bilancio. Ma i democratici per dare il via libera, entro la mezzanotte di giovedì ora di Washington, hanno chiesto la prosecuzione del programma Daca. Altrimenti, sarà “Shutdown”.


di Mino Tebaldi