Londra, bimba cristiana in affido a musulmani

martedì 29 agosto 2017


È polemica in Gran Bretagna attorno al caso di una bambina di 5 anni, "bianca e cristiana" come la definisce il Times, che è stata data in affidamento a famiglie musulmane (di stretta osservanza) a Londra. Avrebbero obbligato la piccola a non indossare un crocifisso e a imparare la lingua araba, e, riporta sempre il giornale, non potrebbe mangiare il suo piatto preferito, gli spaghetti alla carbonara, perché contiene maiale, alimento non consentito dalla religione islamica. La bimba è stata allontanata dalla sua famiglia d'origine e affidata negli ultimi sei mesi a due famiglie musulmane di Londra. Il Times ha visto documenti riservati del municipio di Tower Hamlets, in cui un responsabile dei servizi sociali descrive le forti difficoltà della piccola ad ambientarsi nelle sue nuove case dove "non si parla inglese". "Siamo dinanzi ad una vicenda inaccettabile sia sul piano dei diritti del minore sia dei genitori che hanno procreato la bambina". Così il Moige (Movimento Italiano Genitori) commenta la vicenda. "Ogni bambino ha diritto a vivere all'interno della famiglia che lo ha generato, ma, se le condizioni non consentono ai genitori di accudirlo, è dovere dello Stato - sottolinea il Moige - affidarlo ad una famiglia con caratteristiche valoriali simili, anche sul piano religioso. Questi elementari diritti non possono essere elusi, in quanto attengono ai diritti fondamentali del fanciullo. Spiace che in Gran Bretagna, dopo il tristissimo caso del piccolo Charlie, strappato alle cure parentali, assistiamo a questo nuovo episodio di abuso di potere dello Stato sui genitori, che affida una bambina a persone con valori religiosi completamente diversi da quelli della famiglia originaria".


di Redazione