Manchester, i media britannici: "Abedi poteva essere fermato"

giovedì 25 maggio 2017


Monta la polemica nel quadro delle indagini sulla strage di Manchester non solo sui leak attuali degli 007 Usa, ma anche sulle "occasioni perdute" nei mesi e negli anni scorsi dall'intelligence britannica di poter fermare Salman Abedi prima che diventasse un terrorista suicida. Il "Daily Telegraph" accusa i servizi di sicurezza di Sua Maestà di aver mancato almeno "cinque chance" in passato, mentre il Times denuncia che "l'MI5 era stato avvertito" per tempo.

La BBC cita a sua volta fonti secondo le quali gia' "alcuni anni fa" la polizia di Manchester, e poi i servizi, avevano ricevuto informazioni da cittadini che conoscevano gli Abedi i quali indicavano in particolare l'allora neo-maggiorenne Salman come incline alla violenza e all'estremismo. Secondo altre fonti, pare che pure un parente abbia poi suffragato i sospetti. Infine, "negli ultimi mesi", risulta essere arrivata una segnalazione su discorsi che Salman faceva esaltando l'idea di "morire per una causa". Tutte indicazioni che non sembrano aver tuttavia prodotto azioni investigative concrete.

Intanto la polizia britannica ha arrestato una settima persona in connessione all'attentato di Manchester. Un uomo è stato fermato ieri dopo che la polizia ha effettuato ricerche nella città inglese di Nuneaton, circa 160 chilometri a sud di Manchester. Si tratta del primo arresto in Inghilterra a svolgersi al di fuori di Manchester dal giorno dell'attentato. Sono quindi ora in tutto sei uomini e una donna le persone arrestate nell'ambito delle indagini sull'attacco suicida che lunedì ha ucciso 22 persone al concerto della pop star Ariana Grande all'Arena.


di Redazione