mercoledì 24 maggio 2017
Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, è intenzionato ad impiegare un avvocato privato per rappresentarlo in vicende correlate al cosiddetto Russiagate. Lo ha confermato alla Cnn una fonte senior dell'amministrazione Usa e una fonte vicina al presidente. Si tratterebbe di Marc Kasowitz, che ha già rappresentato Trump "in una serie di casi nel corso di 15 anni", riferisce la biografia sul sito dello studio legale di Kasowitz che, stando ancora a quanto riferito alla Cnn da fonti informate, sarebbe stato contattato direttamente dal presidente Trump.
Intanto la Commissione Intelligence del Senato Usa si appresta ad emettere due nuovi mandati chiedendo all'ex consigliere per la sicurezza nazionale di Trump, Michael Flynn, di consegnare documenti relativi ai suoi contatti con rappresentanti russi. Si tratta di una nuova richiesta verso due società che fanno capo a Flynn. Il generale si era opposto ad un primo mandato, emesso dalla stessa commissione verso di lui, invocando il quinto emendamento. Secondo la Commissione, la stessa procedura non può essere applicata in caso di mandati emessi per le società.
La commissione Intelligence della Camera ha chiesto la testimonianza di un altro ex collaboratore di Trump: Michael Caputo, ex consigliere per la comunicazione, che ha concordato una deposizione pubblica e avrebbe accettato anche di consegnare qualsiasi documento utile all'indagine. Si ritarda invece la deposizione pubblica dell'ex direttore dell'Fbi licenziato da Trump, James Comey: Jason Chaffetz, presidente della commissione di vigilanza della Camera, ha rinviato l'udienza dopo che Comey gli ha manifestato l'intenzione di parlare con il procuratore speciale del Russiagate, Robert Mueller, prima di rendere una testimonianza pubblica in Parlamento.
Ieri, l'ex capo della Cia John Brennan ha dichiarato in una audizione parlamentare di non sapere se ci sono state collusioni tra la campagna di Trump e i russi ma che ci sono elementi sufficienti per giustificare un'inchiesta.
di Redazione