Germania, la Merkel conquista la roccaforte rossa di Schulz

lunedì 15 maggio 2017


Il disastro annunciato è stato confermato già dai primi exit poll della serata di ieri: i socialdemocratici tedeschi, nel Nord Reno-Westfalia, hanno incassato una terza, pesantissima sconfitta alle amministrative. È la più dolorosa, perché colpisce al cuore, sette giorni dopo la débâcle nel nord, il candidato cancelliere Martin Schulz, battendolo proprio in casa. La Cdu di Angela Merkel ha infatti espugnato una roccaforte rossa, la regione più popolosa del Paese, che rappresenta un quinto degli elettori di tutta la Germania. Mandando a casa una coalizione rosso-verde: l’alternativa alla Grosse Koalition che ora sembra sempre meno appetibile anche a livello federale. Schulz però va avanti. E stavolta contiene la delusione: "Vinciamo insieme e perdiamo insieme. Adesso dobbiamo capire cosa cambiare a Berlino", ha detto. Ai diversi giornalisti che gli hanno chiesto se voglia fare un passo indietro, ha replicato: "Sono presidente della Spd da neanche 100 giorni, non sono un mago. Da domani lavoreremo al programma".

Nel risultato finale la Cdu-Csu si è imposta col 33% dei voti in Nord Reno-Westfalia (+6,7% rispetto al 2012), l'Spd ha ottenuto il 31,2% (-7,9%). I Liberali hanno ottenuto il 12,6% (+4%), i Verdi il 6,4% (-4,9%). La Linke è fuori dal parlamentino regionale col 4,9% (+2,4%). L'AfD vola invece al 7,8%: il partito populista, il cui capolista era Markus Pretzell, marito della leader Frauke Petrky, non correva nel 2012.

La presidente uscente del Land, la socialdemocratica Hannelore Kraft, criticata dopo 7 anni per risultati poco soddisfacenti su scuola, sicurezza e disoccupazione, si è subito assunta ogni responsabilità, dimettendosi dai ruoli nel partito: era vicepresidente federale, e leader Spd della Westfalia. "Abbiamo 17 mila nuovi iscritti, abbiamo convinto un sacco di gente che vale ancora la pena. Dobbiamo rendere questo paese più giusto e difendere l'Europa dai populisti", ha detto invece Schulz, manifestando meno delle due volte precedenti (la prima sconfitta nel Saarland, a fine marzo, la seconda sette giorni fa nello Schleswig-Holstein) l'amarezza per un esito che non lo "lascia certo contento". Schulz ha fatto autocritica: "Ho capito che la gente non vuole che io parli solo di giustizia sociale. I cittadini vogliono sapere da me con precisione quale futuro immagino per questo Paese. Per questo da domani lavoreremo al programma, con una seduta speciale del partito”,  ha detto alla ZDF.

Potrebbe però essere troppo tardi, dopo 3 mesi di campagna elettorale. Secondo un sondaggio Emnid per la Bild am Sonntag, pubblicato proprio nel giorno del voto in Nord Reno-Westfalia, i socialdemocratici hanno toccato il consenso minimo dalla discesa in campo di Schulz. A livello federale, infatti, l’Unione Cdu-Csu di Angela Merkel sarebbe in vantaggio di dieci punti percentuali sulla Spd, che perde un punto rispetto all'ultimo rilevamento e scende al 27%, mentre la Cdu ne conquista uno e sale al 37%. Un punto in più anche per la Linke, al 10% e per i Verdi, che salgono all'8%. Flessione infine per Afd, che perde un punto e cala all'8%, mentre l'FDP resterebbe al 6%, appena sopra la soglia di sbarramento necessaria per rientrare in Parlamento.


di Redazione