Allons enfants de la Patrie: non mollate ora

sabato 22 aprile 2017


Il Paese che conobbe il “Regime del Terrore”, oggi è bersaglio del terrorismo islamico. Giovedì sera a Parigi, sugli Champs-Élysées all’altezza del civico 102, a pochi metri di distanza dai grandi magazzini “Marks & Spencer” è tornata in scena la morte. Protagonisti: nei panni dell’assalitore un affiliato all’Is - lo Stato Islamico - che ha rivendicato l’attacco; in quelli delle vittime, un poliziotto rimasto ucciso dai colpi del kalashnikov utilizzato per l’attentato e altri due agenti feriti insieme a una turista tedesca. La buona notizia è che l’aggressore è stato immediatamente abbattuto grazie alla pronta reazione dei colleghi della vittima presenti al momento della sparatoria. La cattiva, invece, è che la Francia si conferma l’anello debole del fronte occidentale anti-jihadista.

Dopo “Charlie Hebdo”, il Supermarket Kosher, il Bataclan, lo Stade de France, a Rouen la chiesa di Saint-Étienne-du-Rouvray, a Nizza la Promenade des Anglais, l’identità dell’odierno aggressore degli Champs-Élysées, la sua storia personale, passano in secondo piano rispetto all’effetto simbolico che l’azione terroristica ha ottenuto: la Francia, nell’atto di andare alle urne, colpita al cuore dal nemico. Un atto di sfrontata arroganza, un siluro contro la democrazia pensato dagli strateghi dell’Is e messo in opera dalla folta manovalanza di scontenti, mangiapane a tradimento dell’Occidente, che ne infesta il territorio. Il messaggio è chiaro: spaventare i francesi rendendoli insicuri nel momento in cui il recarsi ai seggi equivale a rinnovare il patto che lega la cittadinanza allo Stato.

In queste ore gli analisti e i media si sono chiesti a chi giovassero i proiettili esplosi dal combattente islamico l’altra sera: alla destra estrema di Marine Le Pen o al moderato Emmanuel Macron? E perché non al terzo incomodo che resta pur sempre il mix ideale tra i due favoriti: il repubblicano François Fillon? In realtà, il target individuato dalle menti pensanti dello Stato Islamico è incentivare l’astensionismo dei francesi. Quanto più domani esso sarà alto, maggiormente i tagliagole potranno dirsi soddisfatti del risultato conseguito. C’era da aspettarselo che sarebbe stata la terra del Re Sole e della “Marianne” l’obiettivo sensibile nei piani dei jihadisti. Perché sono migliaia i foreign fighters partiti dalla Francia per andare a combattere in Siria e in Iraq sotto le bandiere del Califfato. Con la disfatta militare dei tagliagole a casa loro, molti di quei combattenti nati e cresciuti sulle rive della Senna hanno ricevuto l’ordine di tornare in patria e di continuare, nella clandestinità, l’opera di annientamento degli infedeli, gradita ad Allah e al suo Profeta Maometto. Inoltre, la qualità dei servizi segreti francesi non brilla, almeno non quanto gli standard di professionalità ed esperienza raggiunti, ad esempio, dai servizi di sicurezza italiani. Anche in questo caso, come in altri episodi analoghi, trapelano notizie inquietanti sul fatto che la polizia avesse contezza della pericolosità dell’attentatore avendolo arrestato lo scorso febbraio per aggressione a un poliziotto, salvo poi a rilasciarlo per insufficienza di prove. Ma se il “galantuomo” era noto per le sue inclinazioni, perché non lo si è fermato prima che agisse? In questa domanda scorre il senso di frustrazione e d’impotenza che le autorità pubbliche francesi non possono più nascondere di fronte all’evidenza dei fatti. Se, dunque, l’obiettivo della missione di morte era di piegare col sangue la volontà di una comunità democratica, la risposta non può che essere il voto libero e consapevole.

Non importa chi prevarrà nelle urne di domenica, se sarà più destra o più centro, o sinistra: questo lo si valuterà dopo. Ciò che conta è che vi siano urne piene. È ciò che paga contro il nemico, insieme a una salutare dose di bombe da sganciare sulle sue tane nel Vicino e Medio Oriente. Cari cugini francesi, ricordatevi le strofe dell’inno che tanto vi è caro. Sono parole di incitamento al coraggio e alla partecipazione. “Allons enfants de la Patrie/Le jour de gloire est arrivé!”. Non fate che sia solo un ritornello da partite di calcio. Non mollate adesso! Andate alle urne e votate.


di Cristofaro Sola