Hamas avvelena menti dei bambini palestinesi

sabato 16 aprile 2016


Hamas avvelena da anni i cuori e le menti dei bambini palestinesi. Il movimento islamista sta ora tentando una nuova tattica di lavaggio del cervello: l’esorcismo. La pratica, che mira a scacciare i “demoni” che potrebbero essersi insinuati nelle anime dei bimbi, sconcerta molti palestinesi. Questo nuovo abuso su minori perpetrato da Hamas è stato mostrato in un video che è finito sui social media palestinesi. La crudeltà del comportamento ha suscitato polemiche tra la popolazione.

Nel video si vedono bambini isterici in compagnia di predicatori esorcisti che lavorano per il ministero del Wakf (ente del patrimonio islamico) controllato da Hamas nella Striscia di Gaza. Questo rito umiliante e invasivo viene praticato nella scuola Al-Nil di Gaza City. I predicatori fanno parte di un gruppo chiamato “La nave della salvezza missionaria”. Essi entrano nelle scuole di Gaza City e si assicurano, attraverso il rito di esorcismo, che i bambini siano pentiti e fedeli all’Islam. Il gruppo è gestito dalla Direzione generale per la predicazione e la guida del ministero del Wakf.

Il video, che mette in luce la natura dell’indottrinamento religioso messo in atto da Hamas sugli scolari della Striscia di Gaza, fa venire in mente un film thriller. Nel filmato, si sente dire a uno dei predicatori di Hamas: “Non siamo venuti a mettere in atto una recita, ma a scacciare il diavolo dal cuore e dalla mente e far entrare lo soddisfazione di Allah nei cuori”.

Il video mostra ragazzini terrorizzati, inginocchiati nel cortile della scuola, e altri che urlano. Nel frattempo, i predicatori di Hamas con i microfoni in mano, scandiscono a voce alta: “Allahu Akbar!” (Allah è il più grande!), il grido di guerra islamico. Il fatto che Hamas abusi dei bambini in età scolare non è una novità ed è tutt’altro che una sorpresa per chi da tempo è seguace del movimento islamista di Gaza. Questi sono i bambini che vengono poi reclutati come “combattenti” nel jihad (guerra santa) contro Israele e gli “infedeli”. Fin dalla violenta presa del potere nella Striscia di Gaza nel 2007, Hamas ha usato i bambini come scudi umani e come “soldati” nella lotta contro Israele. Minori in uniforme, che brandiscono fucili automatici e coltelli sono diventati parte integrante delle parate militari e dei raduni di Hamas. I bambini palestinesi vengono filmati mentre viene loro insegnato a odiare chi viene considerato un nemico dell’Islam. È così che le nuove generazioni di palestinesi vengono allevate nel culto dell’esaltazione degli attentatori suicidi e dei jihadisti.

Hanan Ashrawi, membro del Comitato esecutivo dell’Olp, ha espresso il proprio raccapriccio per il video, osservando che i sermoni dei predicatori sono pregni di intimidazione e orrore. Questo comportamento, ha dichiarato la Ashrawi, dimostra il “carattere reazionario” del regime di Hamas nella Striscia di Gaza, che avrebbe un impatto negativo sullo sviluppo della società e sui valori dei palestinesi. Hanan Ashrawi ha inoltre denunciato questa pratica come una palese violazione delle convenzioni che tutelano i diritti dei minori.

Anche il Fronte popolare per la liberazione della Palestina (Fplp), il gruppo terroristico marxista, ha preso posizione contro il video. Il Fronte ha espresso la propria indignazione per i “trattamenti disumani” inflitti ai minori e ha chiesto che venga immediatamente aperta un’indagine su questa forma di tortura mentale e degradazione. Il gruppo ha anche lanciato un monito contro il lavaggio del cervello cui vengono sottoposti i bambini e sul loro indottrinamento attraverso il fanatismo religioso.

Il video girato nella scuola di Gaza City mostra il lavaggio del cervello e gli abusi cui vengono sottoposti i bambini da parte dei leader palestinesi. Il filmato mostra anche la marcia della società palestinese verso l’adozione dell’ideologia e di tattiche che sono proprie dell’Islam radicale e di gruppi come l’Isis e Al-Qaeda. Ora il processo di pace in Medio Oriente attende di essere sottoposto a un esorcismo.

 

(*) Gatestone Institute

Traduzione a cura di Angelita La Spada


di Khaled Abu Toameh (*)