Brexit: Cameron cerca sostegno in Europa

venerdì 15 gennaio 2016


Il referendum sul Brexit continua a ricoprire ampio spazio nell’agenda del Premier britannico. David Cameron ha bisogno del supporto degli Stati membri per le quattro serie di riforme da lui richieste al fine di preservare la permanenza del Regno Unito nell’Unione europea.

Giovedì scorso David Cameron ha cercato supporto in Germania e Ungheria al fine di poter aspirare a sviluppi coerenti con le sue attese sul referendum circa il Brexit. Il premier inglese necessita che gli Stati membri supportino le quattro serie di riforme da lui richieste per preservare la permanenza del Regno Unito nell’Unione europea.

I segnali ricevuti da Berlino e Budapest sono incoraggianti, tuttavia manca un appoggio incondizionato alle riforme che il premier inglese reclama. La soppressione dei sussidi ai migranti, in modo da arginare il fenomeno dei flussi migratori verso il Regno Unito, è una proposta di riforma particolarmente controversa. Inoltre, il tema della sospensione per 4 anni delle prestazioni sociali ai lavoratori europei insediati nel Regno Unito è molto criticato in quanto considerato lesivo del principio di libera circolazione.

“Noi vogliamo garantire che il sistema sociale di aiuti e, in particolare il nostro sistema, non crei una presa d’aria verso il Regno Unito, poiché patiamo la pressione dell’eccessiva migrazione di questi ultimi anni” ha dichiarato l’inquilino del numero 10 di Downing Street nell’articolo pubblicato su Euronews: Orban à Cameron: nous ne sommes pas des parasites.

Secondo il portale di informazione svizzero Romandie, il premier Cameron e la Cancelliera Angela Merkel si sarebbero riconciliati sulla questione degli aiuti sociali. In Germania sono in fase di elaborazione alcuni cambiamenti per quanto riguarda la concessione di aiuti sociali. Merkel ha reputato il conferimento automatico di sussidi sociali a un cittadino di un altro Paese dell’Ue sin dall’inizio del suo soggiorno, non ascrivibile allo spirito della libera circolazione e che “non c’era un’Unione sociale in Europa” (vedere l’articolo: Ue: Cameron et Merkel se rapprochent sur la question des aides sociales, pubblicato da Romandie il 7 gennaio scorso). Tuttavia la Germania per ora non sembra interessata a una radicale modifica dei Trattati.

Per quanto riguarda la tappa del Cameron in Ungheria, l’accoglienza è stata più incerta. Il premier ungherese Viktor Orban concorda con David Cameron sulla necessità di modificare la governance economica in Europa o sul dotare gli Stai membri di maggiori poteri, tuttavia si rifiuta di vedere gli ungheresi trattati come parassiti. I cittadini comunitari dell’Est Europa si sentono presi particolarmente di mira da questa esigenza britannica di contenere l’immigrazione (evidenzia l’articolo La Hongrie d'accord avec la majorité des propositions de Cameron sur l'UE, pubblicato da LaLibre.be sempre il 7 gennaio). Tuttavia le altre tre richieste britanniche - la governance economica Ue, una maggiore competitività del mercato unico e la preservazione dei ruoli dei 1 Parlamenti nazionali - sono state ben accolte in Ungheria. Il Primo ministro britannico per completare la sua campagna per la modifica dei Trattati dovrà convincere il Belgio, la Grecia e il Portogallo al prossimo Consiglio europeo affinché non si oppongano a qualsiasi tipo di compromesso in materia di prestazioni sociali.


di Danilo Turco