12 milioni di bombe

sabato 17 gennaio 2015


Dodici milioni di dollari di aiuti ai terroristi islamici. Questa è la cifra pagata dall’Italia per riscattare Greta Ramelli e Vanessa Marzullo. Somma finita nelle casse del Fronte Jabhat al Nusra, cioè all’organizzazione terroristica che combatte in Siria e, dalla Siria, nel mondo. Quanti verranno uccisi con quei soldi? Cosa racconterà questa Italia pagante agli Stati Uniti che non pagano riscatti e restano a guardare impietriti gli sgozzamenti dei loro stessi concittadini? Eppure i soldi li avrebbero. Secondo voi, perché lo fanno? La liberazione delle due ragazze è una gioia per tutti ma come si spiega adesso a tutti gli italiani che ritengono di andare ad aiutare la causa terrorista islamica contro l’occidente, cioè noi tutti, che non è il caso di andare visto che l’esborso per l’Italia sarà alquanto gravoso in caso di loro ripensamento? Di sicuro c’è che il pagamento di un riscatto consente ai terroristi islamici di uccidere ancora, li alimenta, insieme alla vergogna per l'Italia.

Si può fare chiarezza e chiedere al governo uscente di riferire specificatamente alla Camera i dettagli e, già che c’è, anche del caso di padre Dall’Oglio in mano all'Isis da più tempo? O Renzi, in questo Paese disonorevole, fa come gli pare e, seppellita ogni procedura democratica, la nostra Repubblica è “cosa sua”? D’altra parte introduce come gli pare nei testi delle leggi pezzetti tipo l’art. 19 bis nella delega fiscale, cosa che, in Paesi a noi vicini come il Regno Unito e la Germania, per molto meno, vengono chieste e rapidamente ottenute le dimissioni di premier o cancelliera, così come, negli Stati Uniti, l’impeachment di Obama.

Deve essere un vizio di famiglia comunque, quello di Renzi, dato che fa e disfa a proprio vantaggio economico ma sulle spalle di noi tutti come gli pare. Ad esempio per la società Chill Post del padre, che è venuto fuori è stata intestata brevemente alla mamma e alle sue sorelle giusto in tempo per prendere un bel, corposo finanziamento pubblico tra i 60 mila e i 263 mila euro. Insomma fa e disfa il caro Renzuccio bello e la sinistra lo copre e mangia, sempre a proprio vantaggio e usufruendo delle tasse degli italiani, e senza che la Repubblica “democratica “ gli eccepisca alcuna violazione di ogni regola. Renzi fa le leggi di suo pugno, Renzi cambia assetti societari di famiglia per truffare Fidi Toscana che garantirebbe con soldi pubblici le imprese in difficoltà in cerca di finanziamenti, e Renzi rubacchia governi grazie a Napolitano, paga riscatti milionari con i soldi di tutti gli italiani. Povero nostro Paese.

E' giusto pagare i riscatti? E' giusto pagare il riscatto per ostaggi italiani sequestrati dall’islam assassino in Iraq e in Siria? Da una parte c’è il desiderio di fare qualsiasi cosa per riportare in libertà nostri connazionali che non si trattengono dallo stare a casa e vanno ad aiutare i terroristi islamici assassini, d'altra parte, è necessario tuttavia tenere conto che il pagamento dei riscatti espone gli italiani a sempre maggiori rischi di rapimento e che pagare ci rende fragili di fronte alla violenza dei rapitori terroristi islamici. Altro elemento di rilievo è che i soldi pagati ai terroristi finiscono con il finanziare altri attentati terroristici. E sarà forse per questo che gli americani non pagano e non vogliono che vengano pagati riscatti. Con i rapimenti l’Isis paga gli stipendi ai propri “dipendenti” grazie ai sequestratori.

La liquidità serve cioè a pagare gli stipendi ai miliziani jihadisti, ognuno dei quali riceve ogni mese una cifra tra o 200 e i 600 dollari in base al grado e ai compiti svolti. Con il greggio mantengono l’organizzazione, a cominciare dall’acquisto di armi, con entrate stimate intorno ai 3 milioni di dollari al giorno. Mentre i proventi dei riscatti, la vendita di opere d’arte rubate e l’imposizione di dazi sulle merci servono ad alimentare le forze paramilitari e persino una bella struttura amministrativa. Sono sessantacinque milioni i dollari in entrata registrati da Siria ed Iraq nel 2014 “grazie” a sequestri. Il principale obiettivo del terrorismo islamico è quello di sequestrare stranieri e non al fine di ottenere denaro liquido tramite gruppi jihadisti delegati a condurre trattative di ostaggi tese a ottenere riscatti necessari ad alimentare le casse dell’organizzazione. I migliori pagatori, noti per pagare riscatti, sono l’Italia e la Francia.

Per James Foley e Steven Sotloff gli Stati Uniti non hanno pagato ma il Califfo ha fino all’ultimo trattato proponendo di restituire le salme dei decapitati pietendo almeno un milione di dollari a persona. Prima di dare l’ordine di esecuzione capitale l’Isis affida la comunicazione al Media council del Califfato per il servizio di ottimizzazione della gestione su internet, per la propaganda ideologica e per il reclutamento. Per il pilota giordano abbattuto sulla Siria, si è fatto ricorso ad un hashtag simil renziano con cui è stato chiesto via twitter “come ucciderlo”, ottenendo oltre mille retwitts, a dimostrazione del “successo” e della popolarità dell’iniziativa. L’orrore non ha limiti. L’orrore si alimenta anche con soldi dell’Occidente.

Contro cui l’islam ritiene sia necessario compiere una bella opera di purificazione dai germi del male instillati nel tessuto sociale del Medio Oriente anche da quanti, tra i musulmani stessi, si ritiene abbiano venduto a esso l'anima. “Uccidete i poliziotti e gli infedeli, mandateli tutti all’inferno, fate tutto il possibile, uccideteli, sgozzateli, bruciate le loro auto e le loro case". Sono questi solo alcuni dei messaggi che tre combattenti francofoni dello Stato islamico – Is - hanno rivolto ai musulmani che risiedono in Europa e che sono impossibilitati a raggiungere la Siria e l’Iraq, dove l’Is ha fondato il suo califfato. In un video dal titolo “Incontri sulle operazioni benedette in Francia” diffuso dal braccio mediatico dell’Is, gli estremisti a volto scoperto hanno commentato in francese, con sottotitoli in arabo, gli attentati in Francia contro il settimanale satirico Charlie Hebdo e contro un supermercato kosher invitando i miliziani a continuare la jihad in Europa.

Uno dei tre jihadisti ha annunciato che il califfato “Dio volendo, si stabilirà in Europa. Arriveremo in Francia, Belgio, Germania, Svizzera, in tutta l’Europa e in America”. Il biglietto, le armi e l’organizzazione già pagati. Non sarà come un pugno del Papa nel caso di offesa a sua madre, ma qualcosina di più.


di Cesare Alfieri