sabato 4 ottobre 2014
Torniamo nella zona dei Grandi Laghi, nel nostro viaggio alla scoperta dell’Italia negli USA, e oggi siamo felici di incontrare il Console generale Italiano a Chicago, Adriano Monti, che ringraziamo per la sua cordiale disponibilità.
Chicago ospiterà i prossimi 23 e 24 ottobre l’Italian Expo, la più importante manifestazione annuale organizzata appositamente per il Made in Italy nel Midwest, e uno dei più importanti in tutti gli Stati Uniti. Grazie allo sforzo della Camera di Commercio italo-americana del Midwest, con la collaborazione del Consolato Generale italiano retto dal Console Monti, dell’ENIT e dell’Italian Travel Promotion Council, l’evento di quest’anno avrà come filo conduttore la promozione dell’Italia e del turismo in linea con le azioni del Piano “Destinazione Italia” verso Expo Milano 2015. We the Italians sarà presente a questo importante appuntamento.
Console Monti, la circoscrizione consolare sulla quale insiste l’istituzione da lei guidata copre un territorio molto vasto, e comprende Colorado, Illinois, Iowa, Kansas, Minnesota, Missouri, Nebraska, North Dakota, South Dakota, Wisconsin e Wyoming. Quali sono le attività messe in atto dal Consolato in favore dei nostri connazionali?
La nostra missione principale è di assicurare la tutela degli interessi italiani fuori dai confini nazionali ed offrire ai nostri connazionali un’ampia gamma di servizi. La tutela riguarda, ad esempio, i casi di decesso, incidente, malattia grave, arresto o detenzione, atti di violenza, assistenza in caso di crisi gravi, oppure rilascio di passaporti o di documenti di viaggio d’emergenza ad esempio a causa di perdita o furto del passaporto.
Il Consolato inoltre svolge le funzioni notarili (con la predisposizione ad esempio di procure e/o legalizzazione e vidimazioni di documenti e/o traduzioni), si occupa delle trascrizione degli atti di stato civile avvenuti nella propria circoscrizione (nascite, matrimoni, morti, divorzi, naturalizzazioni) e lo svolgimento di pratiche concernenti l’AIRE, l’anagrafe degli Italiani residenti all’estero, che costituisce anche lo strumento essenziale per la redazione delle liste elettorali che consente il voto dei nostri concittadini all’estero. Gran parte dell’attività dell’ufficio viene anche dedicata al riconoscimento di nuovi cittadini italiani attraverso la verifica della discendenza sanguigna.
Sebbene i nostri servizi siano essenzialmente dedicati ai connazionali residenti all’estero, una notevole mole di lavoro origina dalle numerose (oltre 3.000) richieste di visti di ingresso di cittadini stranieri, principalmente studenti universitari americano che conducono un semestre di studi nel nostro Paese. Nell’ambito dei servizi offerti l’obiettivo è quello di rendere possibile il completamento di alcune operazioni senza recarsi fisicamente in Consolato. Al contrario, laddove la presenza fisica allo sportello è ancora necessaria, si può fissare un appuntamento e dialogare on-line con gli operatori per disporre in anticipo di tutti i dati di interesse (documenti da presentare, percezione da corrispondere, tempi di trattazione della pratica, ecc.).
Occorre sottolineare come nel corso dell'ultimo decennio, ai tradizionali compiti si sono aggiunte funzioni di natura diversa che hanno comportato un inevitabile ampliamento del numero degli utenti dei servizi consolari: i flussi immigratori verso il nostro paese in continuo aumento, i nuovi adempimenti derivanti dalla legge sul voto all'estero, le nuove modalità di rilascio del passaporto elettronico. A ciò si deve aggiungere: il lavoro a sostegno dei connazionali all'estero, per interventi di protezione e soccorso sia in situazioni di emergenza grave sia in situazioni meno appariscenti, a volte ad esempio di semplice disagio psicologico, ma altrettanto importanti. Ci sono poi da considerare le necessità della “nuova emigrazione”: italiani spesso con grado di istruzione alto, con prospettive di mobilità diverse dalle generazioni precedenti.
Il nostro operato è di conseguenza complesso; non si tratta solo di fornire dei servizi caratterizzati da uno standard elevato ma anche di adoperarsi affinché il cittadino possa percepire una pubblica amministrazione amica e al passo dei tempi; obiettivo non certo facile nell’attuale congiuntura di ristrettezze di risorse.
Com’è la presenza della comunità italoamericana a Chicago?
La comunità italiana di Chicago consiste di circa 14.000 connazionali che conservano il diritto al passaporto e registrati all’AIRE. Ovviamente molto più numerosa, invece, è la componente Italo-Americana: solo nello Stato dell’Illinois ne risultano al censo quasi 800.000 e quasi 1.500.000 nella circoscrizione consolare. Fra gli “Italiani” si possono identificare due diversi gruppi: il primo è costituito essenzialmente dai protagonisti dell’ultima ondata della nostra emigrazione degli anni immediatamente successivi alla Seconda Guerra mondiale (le regioni di provenienza sono prevalentemente Calabria, Sicilia e Puglia); il secondo, invece, che costituisce un fenomeno in costante crescita è composto da connazionali più giovani ed espatriati di recente.
E invece, sempre nella stessa area geografica, cosa si può dire della presenza proveniente dall’emigrazione italiana più recente, quella degli ultimi anni?
Si tratta di professionisti molto qualificati, impiegati soprattutto nelle multinazionali, nel mondo accademico e nella ricerca, dall’economia alla medicina (ad esempio sono numerosi i fisici presso il Laboratorio Nazionale di Fisica “Fermilab”, a circa 1h30 da Chicago), con una significativa la presenza di medici italiani nelle principali strutture ospedaliere della città). Non trascurabili infine sono le presenze di personale qualificato nell’ambito di realtà imprenditoriali a connotazione italiana.
Quali sono le caratteristiche principali della comunità italiana e italoamericana a Chicago?
In generale la comunità italoamericana di Chicago è molto attiva, ben inserita nel tessuto sociale e con esemplari casi di successo, tipici della nostra storia dell’emigrazione. Numerosi infatti sono coloro che occupano cariche elettive locali in tutti i settori dell’Amministrazione e posizioni di rilievo a livello imprenditoriale.
Il nostro lavoro è quello di cercare di creare un interazione fra le diverse componenti, vecchia e nuova emigrazione, per creare nuove sinergie che possano dare nuova linfa alla nostra collettività. A tal fine ho di recente istituito un ampio database di persone italiane, italoamericane ed interessate al nostro Paese che viene utilizzato per l’invio di una newsletter informativa delle varie attività di vario livello che si svolgono nell’area metropolitana di Chicago, sia che esse siano organizzato da sodalizi di vecchie data, dalle più recenti associazione di giovani imprenditori o dalla Symphony Orchestra di Chicago. Il comune denominatore deve essere comunque la connotazione italiana dell’evento.
Quali sono, a suo giudizio, i luoghi più importanti dell’Italia a Chicago?
Tra i luoghi del passato direi senz’altro Taylor street, dove nel 1910 era concentrata un terzo della presenza totale degli Italiani di Chicago, e le varie Little Italy, come ad esempio quella situata tra la 24th e Oakley Avenue e Little Sicily in the Near North side. Tra i simboli attuali ritengo che Casa Italia di Melrose Park, altro luogo caratterizzato da una forte concentrazione di connazionali, continua a svolger un importante funzione di aggregazione per la nostra collettività con tante attività ed iniziative per tutte le età.
Tra i luoghi religiosi metterei poi anche la chiesa di Our Lady of Pompei tutt’oggi luogo di importanti celebrazioni e ricorrenze. Passando a tempi più moderni è indubbio che l’apertura a Chicago di Eataly ha contribuito al risveglio di un grande interesse nei confronti della nostra cultura anche tra gli americani e rappresenta un luogo di incontro anche per molti italiani di recente immigrazione.
Come state preparando il grande evento dell’Expo 2015, che porterà il nostro paese sotto i riflettori di tutto il mondo?
Si tratta di una grande occasione da non perdere. Una vetrina che consentirà di rappresentare il meglio del nostro Paese. Sono certo che quest’evento premierà l’eccellenza Italiana e la sua capacità di realizzare grandi manifestazioni. Inoltre il tema scelto “Nutrire il pianeta, energia per la vita” permetterà di affrontare tematiche di grande attualità e di interesse globale, quale in effetti è la dimensione dell’esposizione a cui hanno aderito finora 147 paesi.
Milano e l’Italia saranno al centro del mondo, il numero di visitatori stimati che con l’occasione dell’Expo soggiorneranno nel semestre dell’EXPO è di circa venti milioni. Si tratta quindi di numeri imponenti che richiedono un grande lavoro di squadra a tutti i livelli.
Personalmente colgo qualsiasi occasione per promuovere questo evento ed in questo obiettivo sono coinvolti anche la Camera di Commercio Italo-americana, l’Istituto Italiano di Cultura e il locale ufficio dell’ICE. Proprio qui a Chicago, a luglio, il Direttore Generale dell’Expo Piero Galli ha illustrato le grandi opportunità che l’evento offrirà anche al mercato americano e ai tour operator locali. Ha anche presentato “ Made of Italians”, un ambizioso progetto all’interno dell’Expo che intende valorizzare il potenziale ruolo e supporto della comunità italiana residente all’estero che, grazie alla collaborazione di alcune consulte regionali dell’emigrazione e del mondo associazionistico, potrà usufruire durante l’esposizione di condizioni vantaggiose che vanno da prezzi agevolati per l’accoglienza turistica a ingressi ridotti per musei ed altri eventi.
Un segnale importante da parte degli organizzatori che giustamente mira a valorizzare la nostra collettività all’estero e risponde al desiderio e alle ambizioni di tanti italiani di generazioni diverse di essere partecipi in iniziative che contribuiscono a rinsaldare i legami con il nostro Paese e che rendono i nostri connazionali orgogliosi ambasciatori d’Italianità nei rispettivi luoghi di residenza.
di Umberto Mucci