La nuova generazione del terrorismo

sabato 20 aprile 2013


Boston: il tipo di terrorismo che ha colpito nel Giorno dei Patrioti è sia interno che esterno. I due esecutori sono due giovani fratelli ceceni, gli Tsarnaez ma studiavano a Boston. Uno dei due, Tamerlan, è stato ucciso durante lo scontro a fuoco con la polizia. L’altro era ancora in fuga per tutta la giornata di ieri. La loro identificazione è stata possibile grazie alle telecamere di sorveglianza e alla coraggiosa testimonianza di uno dei feriti più gravi dell’attentato di Boston. Rimasto senza gambe a causa dell’esplosione, nel momento in cui si è risvegliato dall’anestesia in ospedale, ha dato un identikit alla polizia. Tamerlan lo avrebbe guardato negli occhi, prima di depositare lo zaino esplosivo proprio sotto le sue gambe. Una volta diffuse le foto dei sospetti, la polizia ha ricevuto numerose segnalazioni. Sono bastate appena 24 ore prima che gli agenti arrivassero sui colpevoli. Ma la loro cattura è stata ugualmente impossibile. I due giovani fratelli hanno dimostrato di avere un addestramento di tipo militare. La prima sparatoria è avvenuta all’interno del Massachusetts Institute of Technology. Il primo a morire è stato Sean Collier, vigilante di guardia all’ateneo, ucciso a colpi d’arma da fuoco dai due terroristi. Era intervenuto dopo aver ricevuto una segnalazione per disturbo alla quiete pubblica. Poi è iniziato un inseguimento da film d’azione. I due terroristi sono fuggiti su un’auto sequestrata. Hanno puntato la pistola alla testa del conducente e lo hanno costretto a guidare per una prima tratta, con la polizia alle calcagna. Rilasciato (vivo) l’ignaro conducente, i guerriglieri hanno cercato di seminare le auto della polizia, lanciando loro addosso esplosivi e sparando con le loro armi individuali. La fuga, per Tamerlan, è finita a Watertown, a 10 km da Boston, dove è stato ferito dagli agenti americani e non è sopravvissuto. Nello scontro, comunque, è rimasto ferito gravemente anche l’agente Richard Donohue. Poi l’intera area di Boston è stata chiusa. Gli abitanti blindati in casa, sospesi i voli, fermata la circolazione. Tutti i cittadini hanno La famiglia dei due fratelli terroristi era giunta negli Stati Uniti, fuggendo dalla Cecenia in guerra. Il più anziano dei due, il ventenne Tamerlan Tsarnaez, era uno studente in un community college e sognava di diventare ingegnere. È stato ucciso durante la Erano immigrati regolari. Vivevano a Cambridge, nel Massachusetts da dodici anni. Lo zio dei due, appresa la notizia della morte di Tamerlan, ha rilasciato alla stampa una dichiarazione sconcertante. «Meritava di morire. Lo meritava assolutamente. Non meritavano di vivere su questa terra». Il fratello minore, Dzhokhar, 19 anni, su Facebook aveva scritto: “Idee: Islam”, “Interessi: Carriera e Denaro”. La pista del terrorismo islamico internazionale è dunque ormai quasi completamente confermata. Lo dimostra anche il fatto che la Casa Bianca abbia iniziato a divulgare gli aggiornamenti attraverso il Consiglio di Sicurezza Nazionale. La pista più accreditata porta ad Al Qaeda. Ed apre un nuovo scenario. Perché quello compiuto a Boston è un attentato atipico per la rete del terrore orfana di Bin Laden: un obiettivo non simbolico, una data non rilevante nella storia dell’Islam, un evento (la Maratona di Boston) non celeberrimo a livello internazionale, impiego di mezzi rudimentali, una cellula operativa molto piccola. Aveva ragione chi, fin dalle prime ore, ipotizzava un nuovo tipo di terrorismo jihadista: può colpire i civili dappertutto, aggirando le aree più sensibili e protette, facendo relativamente pochi morti, ma gettando nel panico intere comunità, come in Israele ai tempi della Seconda Intifadah. E, proprio considerando quel precedente, è lecito (e inquietante) pensare che l’attentato a Boston sia il primo di una lunga serie. E’ una nuova generazione di terrorismo.


di Stefano Magni