Solidarietà ai marò prigionieri

sabato 31 marzo 2012


Il Consiglio Nazionale dell'Associazione Marinai d'Italia ha organizzato per oggi pomeriggio una manifestazione nazionale di solidarietà ai due sottufficiali del Reggimento San Marco trattenuti in India e - si legge nel citato dispaccio - di dichiarato appoggio all'azione del Governo Italiano.

Alle 15.30 in tutte le Provincie italiane, sedi di Gruppi Anmi, si muoverà simultaneamente un corteo con tutti i soci dei gruppi esistenti sul territorio, in divisa sociale con solino, e simpatizzanti. In testa, il presidente con alfiere e vessillo sociale dirige verso la prefettura, per proseguire poi verso il monumento ai caduti e qui sciogliersi dopo avere dato lettura pubblica del testo della lettera consegnata dall'Anmi alle autorità.

A Roma la manifestazione si svolgerà con modalità diverse. Sarà consegnata la lettera al presidente della Camera dei Deputati. Sarà chiesta udienza al Presidente della Repubblica per la consegna di analoga missiva. Copia della stessa sarà consegnata poi al Ministero della Difesa, al ministro degli Affari Esteri, al capo di Stato Maggiore della Difesa ed al capo di Stato Maggiore della Marina.
La banda centrale dell'Anmi sarà presente sulla piazza di Montecitorio per intonare le marce della Marina e del "San Marco", e l'Inno Nazionale che concluderà la manifestazione.

Una iniziativa del genere è una novità assoluta nel mondo dei sodalizi d'arma, e testimonia il crescente disagio che la vicenda dei fucilieri del San Marco ha creato tra il personale in armi e il malumore, sia pure diplomaticamente celato dietro alla frase «la manifestazione deve essere da tutti interpretata e condivisa come supporto, appoggio, sollecito, rinvigorimento all'attività all' azione del Governo e non come contestazione e boicottaggio dello stesso», comunque rifocalizzata con la successiva più incisiva affermazione: «I Marinai d'Italia intendono in tal modo, uniti, compatti, ovunque essi si trovino in Italia, in servizio o fuori servizio o in congedo, dimostrare alle autorità preposte di quale supporto e sostegno nella pubblica opinione esse dispongano per intraprendere le azioni ritenute più opportune e efficaci al fine di ripristinare sia il vulnus alla legalità internazionale, perpetrato dalle autorità indiane, sia il prestigio della marineria italiana e della Nazione italiana tutta nell'ambito internazionale».

Significative le disposizioni date per lo svolgimento della manifestazione, che testimoniano di persone aduse alla disciplina ed al rispetto delle regole. «Sono vietate manifestazioni rumorose, sono invece permesse e gradite bande musicali che suonino inni e marce militari. Devono essere rispettati i diritti di tutti gli altri cittadini».

L'auspicio che esprimiamo è che la manifestazione sia in grado di smuovere quanti in Italia sull'assurda vicenda continuano "a fare gli indiani" o, peggio, tifano contro i due fucilieri del San Marco.


di Giorgio Prinzi